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Indietro Ruolo dell’ISS come Laboratorio Nazionale di Riferimento per SARS-CoV-2 e attività svolte dal 22 gennaio al 31 marzo 2020 aggiornato al 22 Giugno 2023

La pandemia causata dalla diffusione di SARS-CoV-2 ha rappresentato un evento senza precedenti sia per la tipologia di agente patogeno coinvolto che per l’entità della risposta adottata per contrastarlo a livello nazionale e internazionale. SARS-CoV-2 appartiene alla grande famiglia dei Coronavirus che, in passato, avevano causato epidemie a diffusione internazionale, ma mai delle pandemie. Nel 2002/2003 SARS-CoV aveva causato focolai epidemici in paesi dell’Estremo Oriente e a Toronto in Canada, ma era stato rapidamente contenuto ed eliminato; MERS-CoV (Middle East Respiratory Syndrome) dal 2012 ha causato diversi focolai epidemici, sempre contenuti, in Medio Oriente ed in Asia, con diffusione zoonotica e nosocomiale. Sulla base di tali presupposti, SARS-CoV-2 è stato certificato come nuovo virus dal Gruppo di Studio sul Coronavirus (CSG) del Comitato internazionale per la tassonomia dei virus (International Committee on Taxonomy of Viruses) che lo ha classificato per la prima volta in data 11 febbraio 2020.


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ISS per COVID-19 Test e tamponi, come e quando


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