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Indietro Tecnologie assistive, verso un Osservatorio istituzionale permanente

Un Osservatorio permanente sulle tecnologie assistive per monitorarne la qualità, l’utilizzo e l’accesso da parte delle persone fragili e con disabilità. È questo uno degli obiettivi del Centro Nazionale di Tecnologie Innovative per la Salute Pubblica dell’ISS, spunto di riflessione al convegno “Tecnologie a supporto della fragilità e disabilità. Verso un Osservatorio istituzionale sulle tecnologie assistive”, in programma presso l’Aula Pocchiari dell’ISS i prossimi 23 e 24 gennaio 2023.

“Siamo orgogliosi di ospitare due giornate di confronto con le associazioni, esperti del settore, rappresentanti istituzionali e dell'OMS, focalizzate sugli ausili quali strumenti fondamentali per garantire autonomia e una migliore qualità di vita alle persone che ne hanno bisogno, permettendo loro di partecipare all'istruzione, al lavoro e alle attività sociali  – afferma Mauro Grigioni, Direttore del Centro Nazionale di Tecnologie Innovative per la Salute Pubblica (CNTISP) Vogliamo, inoltre, sviluppare una riflessione attorno all’opportunità di istituire un Osservatorio permanente sulle tecnologie assistive che, in maniera indipendente da interessi commerciali, sia in grado di raccogliere informazioni rilevanti per il miglioramento delle tecnologie assistive, dell’accesso alle stesse e mettere le basi per nuove politiche orientate al supporto dei fragili e delle persone con disabilità”.

Nel corso del convegno, organizzato dal CNTISP in collaborazione con AIAS Bologna onlus/Centro Regionale Ausili dell’Emilia-Romagna e la Rete Italiana dei Centri di consulenza su ausili tecnologici per la disabilità – GLIC, verranno illustrati i risultati dell’indagine rATA sull’accesso alle tecnologie assistive in Italia, aprendo così un canale di confronto con tutti i possibili attori coinvolti nel contesto dei percorsi di sviluppo, fornitura e applicazione degli ausili.

I risultati, già diffusi lo scorso anno, evidenziano che poco più della metà (51%) degli italiani si avvale di ausili nella vita di tutti i giorni. Al primo posto, nella graduatoria dei 20 ausili più adoperati, quelli per la vista (usati dal 47% del totale del campione e dal 92% degli utenti), poi gli ausili per la mobilità (11%), quelli per le difficoltà cognitive (7%), per i problemi di udito (5%), per le difficoltà della vita quotidiana (4%) e per quelle nella comunicazione (0,9%). In un contesto mondiale che vede circa 1,3 miliardi di persone – circa il 16% della popolazione mondiale tra persone con disabilità, anziane e con malattie croniche o rare - convivere con disabilità significative.

Cos’è rATA

Nel 2020 l’OMS ha lanciato un'iniziativa per supportare gli Stati membri nella misurazione dell'accesso alle tecnologie assistive per mezzo dell’intervista rATA (rapid Assistive Technology Assessment). Un modello di intervista internazionale standardizzata, messa a punto dall'OMS, tradotta e adattata ai documenti normativi italiani da un consorzio di enti composto dall’Istituto Superiore di Sanità (CNTISP e Centro Nazionale Malattie Rare), Fondazione CENSIS, la rete Nazionale dei Centri Ausili (GLIC) e AIAS Bologna onlus, che ha lo scopo di raccogliere in tempi brevi informazioni sui bisogni di ausili in una popolazione. Per facilitare la somministrazione, la rATA include un elenco di 50 ausili, raggruppati in sei diverse aree di funzionamento (vista, udito, mobilità, cognizione, comunicazione, cura di sé) che l’OMS ha definito ad alta priorità.

Prima indagine sull’accesso agli ausili: un italiano su 2 ne fa uso, occhiali al primo posto, soddisfatti i bisogni per circa la metà del campione


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