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Dipendenze

Dipendenze

Le dipendenze da sostanze quali tabacco, alcol, droghe (comprese le Nuove sostanze psicoattive - NPS) e le dipendenze comportamentali (gioco d’azzardo, cibo, internet e nuove tecnologie, doping) sono importanti fattori di rischio per la salute pubblica.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) opera per la prevenzione e il contrasto di tali dipendenze, contribuendo alla conoscenza dei fenomeni dal punto di vista epidemiologico, all'ottimizzazione dei percorsi di diagnosi e cura e al miglioramento degli interventi socio-educativi, attraverso specifici settori di ricerca, controllo, vigilanza, informazione, formazione e consulenza. Svolge anche attività di counselling attraverso il Telefono Verde sulle dipendenze e il doping e offre supporto per il miglioramento della qualità della prestazione dei laboratori di farmacotossicologia del Servizio sanitario nazionale (SSN).

In particolare, il consumo di tabacco è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di malattie tumorali, cardiovascolari e respiratorie. Fenomeno emergente è anche l’assunzione di nicotina attraverso prodotti del tabacco di nuova generazione e sigaretta elettronica. L’alcol costituisce la prima sostanza in grado di causare dipendenza ad alto impatto sociale. La tossicodipendenza oggi è rappresentata dal fenomeno dell’assunzione di più sostanze d’abuso classiche, compreso l’alcol e le nuove sostanze psicoattive.

Il disturbo da gioco d'azzardo, la dipendenza da cibo e da internet sono dipendenze di tipo comportamentale che oltre a causare disagio e/o disturbi clinicamente significativi costituiscono un problema di sanità pubblica di crescente importanza con un alto impatto nella vita quotidiana. 

 

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Relazione Europea sulle Sostanze Stupefacenti 2023: in crescita la produzione e la circolazione di sostanze illecite

È on line l’European Drug Report 2023 realizzato dall’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA), l’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (OEDT). Il report, che presenta la panoramica più recente sulla situazione delle sostanze stupefacenti in Europa, esplorando le tendenze principali e le minacce emergenti, ha evidenziato come sia cresciuta nell’anno 2022* la disponibilità e la diversificazione delle sostanze illecite. L'analisi copre un’ampia gamma di sostanze illecite, dagli oppioidi e dalle sostanze stimolanti ai nuovi prodotti a base di Cannabis oltre che a sostanze dissociative (ad esempio la ketamina). Fornisce, inoltre, un aggiornamento sulle nuove sostanze psicoattive, che continuano a rappresentare una sfida per la salute pubblica in Europa. Nel 2022, 41 Nuove Sostanze Psicoattive sono state segnalate per la prima volta attraverso il Sistema di Allerta Precoce dell'UE portando a 930 il numero totale di queste sostanze monitorate dall’OEDT.

*L’EMCDDA precisa nell’introduzione della relazione che a causa del tempo necessario per compilare e presentare i dati, molti dei set di dati nazionali annuali risalgono all'anno di riferimento 2021.

Cannabis

La Cannabis rimane la sostanza illecita più comunemente utilizzata in Europa. Si stima che circa l'8% (22,6 milioni) degli adulti europei (15-64 anni) abbia fatto uso di Cannabis nell'ultimo anno. Nel 2021, i quantitativi di resina di Cannabis (816 tonnellate) e di foglie di Cannabis (256 tonnellate) sequestrati nell'UE hanno raggiunto il livello più alto dell’ultimo decennio. In Europa, nel 2021, circa 97.000 pazienti sono entrati in qualche forma di trattamento della tossicodipendenza per problemi legati al consumo di Cannabis. Secondo il report, i nuovi prodotti a base di Cannabis stanno creando nuove sfide per la salute pubblica. Alcuni prodotti venduti sul mercato illecito come Cannabis naturale possono essere adulterati con potenti cannabinoidi sintetici, creando rischi di intossicazioni acute. Estratti e prodotti commestibili ad alta potenza, inoltre, sono stati associati a intossicazioni acute nei reparti di emergenza ospedalieri.

Nel 2022, l'esaidrocannabinolo (HHC) è stato il primo cannabinoide semisintetico segnalato nell'UE. È stato identificato in due terzi degli Stati membri e, in alcuni paesi dell'UE, venduto come alternativa "legale" alla Cannabis. Dall'ottobre 2022, l'HHC è oggetto di monitoraggio intensivo da parte del Sistema di Allerta Precoce dell'UE al fine di comprendere meglio i potenziali rischi di salute pubblica per l'Europa.

Cocaina

Nel 2021, gli Stati membri dell'UE hanno sequestrato la cifra record di 303 tonnellate di cocaina.  Il 75% del quantitativo totale è stato sequestrato in Belgio (96 tonnellate), nei Paesi Bassi (72 tonnellate) e in Spagna (49 tonnellate). I dati preliminari per il 2022 mostrano che la quantità di cocaina sequestrata ad Anversa, il secondo porto marittimo più grande d'Europa, ha raggiunto le 110 tonnellate rispetto alle 91 tonnellate del 2021.

La cocaina è la sostanza stimolante illecita più comunemente usata in Europa, utilizzata da circa l'1,3 % (3,7 milioni) di adulti europei (15-64 anni) nell'ultimo anno. Segnalata nel 27% dei casi, la cocaina è stata la sostanza più comunemente associata a ricoveri per intossicazione acuta nei Pronto Soccorso ospedalieri nel 2021. Nel 2021 ci sono state circa 7.500 voci di trattamenti correlate al crack.

Stimolanti sintetici

L'amfetamina è lo stimolante sintetico più comunemente usato in Europa. Tuttavia, secondo il report, è in crescita la circolazione sia di metamfetamina che di catinoni sintetici. I dati dell'analisi delle acque reflue indicano che due terzi delle 59 città europee monitorate tra il 2021 e il 2022 hanno visto un aumento dei residui di metamfetamina. Le indagini, che raggruppano amfetamine e metamfetamine, condotte da 25 paesi dell'UE tra il 2016 e il 2022 indicano che 1,3 milioni di giovani adulti (dai 15 ai 34 anni) hanno fatto uso di amfetamine nell'ultimo anno (1,3 % di questa fascia di età).  Il rapporto afferma, inoltre, che gli stimolanti sono ora più comunemente utilizzati per via iniettiva, a volte combinati con eroina o altri oppioidi. 

MDMA

La sostanza MDMA è una droga sintetica chimicamente correlata alle amfetamine. In Europa, l'uso di MDMA è stato generalmente associato a modelli di consumo episodici nel contesto della vita notturna o in un contesto sociale e di intrattenimento. L'uso della sostanza è sembrato diminuire temporaneamente durante i periodi di distanziamento sociale nelle prime fasi della pandemia di COVID-19. I dati attualmente disponibili suggerirebbero tuttavia un livello relativamente stabile di consumo ma con variazioni nazionali. Dalle analisi delle acque reflue, circa la metà delle città europee ha segnalato un aumento dei residui di MDMA tra il 2021 e il 2022, sebbene in altre città sia stata notata una diminuzione. Le indagini condotte da 26 paesi dell'UE tra il 2015 e il 2022 hanno rivelato che 1,8 milioni di giovani adulti, dai 15 ai 34 anni, hanno fatto uso di MDMA nell'ultimo anno, con 0,9 milioni di età compresa tra 15 e 24 anni.

Eroina

L’eroina rimane l’oppioide illecito più comunemente usato in Europa.  Nuovi oppioidi sintetici non controllati continuano a comparire sul mercato europeo delle sostanze stupefacenti, con un totale di 74 identificati dal 2009. Negli ultimi anni, la maggior parte delle nuove sostanze oppioidi identificate e segnalate al Sistema di Allerta europeo sono oppioidi benzimidazolici (nitazeni), sostanze molto potenti. Al momento, la disponibilità di eroina sembra rimanere elevata ma il dato più significativo riguarda gli ingressi in terapia per utilizzo di eroina. Il report rivela che l’età dei consumatori di eroina si è alzata così come la percentuale di pazienti più anziani. I servizi, quindi, si trovano di fronte alla necessità di rispondere a pazienti che presentano una situazione più complessa e cronica per ciò che concerne la salute mentale e fisica, l’occupazione e i bisogni di assistenza sociale. Nel complesso, gli indicatori disponibili suggeriscono che il consumo di eroina sia rimasto stabile nel 2021 rispetto agli anni precedenti. Si stima che lo 0,33 % della popolazione dell'UE, circa 1 milione di persone, abbia fatto uso di oppioidi nel 2021. Il consumo di oppiacei è stato segnalato come il motivo principale di ingresso in terapia per tossicodipendenza con 71.000 pazienti nel 2021, che rappresentano il 25 % di tutti coloro che sono entrati in terapia per tossicodipendenza in Europa.

Nuove Sostanze Psicoattive

ll termine “Nuove Sostanze Psicoattive” comprende un’ampia gamma di sostanze che spesso non sono soggette a misure normative nazionali. Nel 2021, gli Stati membri dell'UE hanno sequestrato 8,5 tonnellate di nuove sostanze psicoattive, un dato record. I rischi per la salute di questi nuovi composti sono generalmente sconosciuti, esponendo potenzialmente i consumatori al rischio di intossicazioni acute o addirittura fatali o ad altri problemi di salute. I provvedimenti legislativi di controllo in Europa e nei paesi extra-europei sembrano aver contribuito a ridurre il numero di nuovi derivati di alcune sostanze, come il fentanil. Altre sostanze, tuttavia, progettate per eludere la legislazione generica sulle sostanze stupefacenti, continuano ad emergere, con paesi come Cina ed India che rimangono importanti produttori di queste sostanze o dei loro precursori. Il report, inoltre, indica che i consumatori di Cannabis possono essere a rischio di esposizione involontaria ai cannabinoidi sintetici. Nel 2021, c'è stato un aumento complessivo delle segnalazioni di materiale di natura vegetale, le cui analisi hanno rilevato la presenza di THC o di altri cannabinoidi naturali associati a cannabinoidi sintetici, segnalati da almeno 13 paesi europei, principalmente Germania e Svezia. È possibile che tali prodotti adulterati siano più ampiamente disponibili ma non vengano rilevati. La Cannabis adulterata appare nell'aspetto simile alla Cannabis naturale e può essere venduta impropriamente come Cannabis a consumatori ignari. I cannabinoidi sintetici sono sostanze molto potenti e i prodotti adulterati comportano rischi di intossicazioni acute. Un’ulteriore preoccupazione riguarda i prodotti edibili di Cannabis (alimenti, spesso sotto forma di "dolci" che sono tipicamente infusi con estratto di Cannabis) sempre più presenti sul mercato europeo illegale dal 2021. Nel 2022, sono stati segnalati nuovi cannabinoidi semi-sintetici, come l’esaidrocannabinolo (HHC), identificato da 20 Stati membri dell'UE, l’HHC acetato, l’esaidrocannabiforolo e il tetraidrocannabidiolo.  Queste sostanze sono prodotte dal cannabidiolo estratto dalla Cannabis a basso contenuto di THC. Commercializzati online e nei negozi come sostituti “legali” della Cannabis, possono essere acquistati come canapa spruzzata o miscelata con HHC, vaporizzatori e prodotti commestibili. Sempre nel 2022 sono stati segnalati al Sistema di Allerta Precoce dell’UE catinoni sintetici venduti impropriamente come MDMA o utilizzati per adulterare la sostanza MDMA.

Alla fine del 2022 l’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze ha monitorato circa 930 nuove sostanze psicoattive, 41 delle quali segnalate per la prima volta in Europa, nel corso del 2022.

Altre sostanze stupefacenti

Oltre alle sostanze più note disponibili sui mercati delle sostanze illecite, in Europa vengono utilizzate numerose altre sostanze con proprietà allucinogene, anestetiche, dissociative o depressive: queste includono LSD, funghi allucinogeni, ketamina, GHB e protossido di azoto. I dati disponibili suggeriscono che, nel complesso, la prevalenza del consumo di sostanze stupefacenti allucinogene e dissociative rimane, generalmente, bassa in Europa. Tuttavia queste sostanze non sono ben monitorate dai sistemi di sorveglianza esistenti. Tra i giovani adulti (di età compresa tra 15 e 34 anni), recenti indagini nazionali mostrano che stime di prevalenza per l’utilizzo sia di LSD che di funghi allucinogeni è pari o inferiore all'1 % nell’anno passato. Nel 2022, sono stati segnalati livelli generalmente molto bassi di residui di ketamina nelle acque reflue municipali di 15 città, con percentuali più elevate rilevate nelle città di paesi europei come la Danimarca, la Spagna, l’Italia e il Portogallo.

Uso di droghe per via parenterale

Nonostante il continuo calo del consumo di stupefacenti per via parenterale nell'ultimo decennio in Europa, questo modo di somministrazione è ancora responsabile di un livello sproporzionato di danni alla salute. Solo 18 paesi hanno stimato la prevalenza del consumo di stupefacenti per via parenterale dal 2015, con percentuali che vanno da meno di 1 per 1 000 abitanti di età compresa tra 15 e 64 anni nei Paesi Bassi, a oltre 7 per 1 000 in Estonia. Gli oppioidi sono segnalati come le principali sostanze iniettate nella maggior parte (19) dei 23 paesi per i quali sono disponibili dati riguardanti i pazienti che sono entrati in terapia nel 2021.

 Malattie infettive correlate alla droga

Le persone che utilizzano la via iniettiva come modo di somministrazione di sostanze stupefacenti corrono il rischio di contrarre infezioni come le epatiti virali (B e C) o l’HIV attraverso l’uso promiscuo di siringhe o altro materiale iniettivo ().   Queste infezioni possono causare malattie croniche che possono causare gravi danni alla salute, incluso il decesso. Mentre le tendenze a lungo termine delle nuove infezioni da HIV associate all'iniezione di sostanze stupefacenti sono diminuite in Europa, il rischio di trasmissione dell'HIV tra i consumatori di sostanze stupefacenti per via iniettiva rimane più elevato rispetto alla popolazione generale ed anche i tassi di trasmissione attribuibili a tale modo di consumo sono ancora elevati in alcuni paesi.

Si stima che il basso numero di nuove infezioni da HIV osservato nel 2021 possa riflettere, almeno in parte, un ritardo nella diagnosi dovuto a un'interruzione dei test causata dalla pandemia, piuttosto che a un reale calo della trasmissione dell’infezione. Nel 2021 sono state segnalate nell'Unione europea 156 nuove diagnosi di AIDS correlate al consumo di stupefacenti per via parenterale. Le stime per l'infezione da virus dell'epatite B derivate dagli ultimi studi di siero-prevalenza tra le persone che utilizzano la via iniettiva come modo di somministrazione di sostanze stupefacenti, variano dallo 0,5 % (Oslo, 2021) all'8,7 % (Bucarest, 2017).

Morti indotte dalla droga

I decessi indotti dagli stupefacenti sono quelli direttamente attribuibili all’uso di stupefacenti.  L’EMCDDA precisa che sia per questioni metodologiche che per disponibilità di dati, vi sono notevoli aree di incertezza per quanto riguarda il numero di decessi. I dati per l'anno di riferimento (2021) sono disponibili solo per 22 dei 29 paesi che hanno presentato le relazioni. Inoltre, le stime dei decessi indotti dall'uso di stupefacenti rappresentano solo una quota della mortalità complessiva associata al loro consumo, in quanto non includono la mortalità per incidenti, violenza, suicidi con mezzi diversi dalle intossicazioni da sostanze stupefacenti o dalle malattie croniche, in cui il consumo di droga può aver svolto un ruolo. Il numero di decessi per overdose segnalati tra le persone di età compresa tra 50 e 64 anni è aumentato del 69 % tra il 2012 e il 2021 (del 31 % tra le donne e dell'86 % tra gli uomini).

Fonte: European Drug Report 2023: Trends and  Developments