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Back Arte che cura, le biblioteche un volano per promuovere le Health Humanities tra i giovani

Le biblioteche, diffusamente radicate nel territorio, possono svolgere un ruolo strategico per la protezione della salute dei singoli individui e delle comunità. Potenziando conoscenza ed equità, sono il contesto adatto per promuovere in particolar modo tra i giovani le Health Humanities, terreno d’incontro tra discipline umanistiche, scienze e arti che ha l’obiettivo di favorire la salute e il benessere delle persone. E’ questo il tema affrontato nel corso della seconda edizione del convegno “Biblioteche ed Health Humanities”, che si è tenuto oggi all’Istituto Superiore di Sanità.

Costruzione di un’identità culturale di prossimità, digitalizzazione e traiettorie di sviluppo dei più giovani sono alcune delle parole chiave del convegno, che ha affrontato anche l’importanza della condivisione tramite i laboratori di scrittura, i gruppi di lettura e il sistema delle biblioteche universitarie.

“Le biblioteche – ha sottolineato il presidente dell’Iss Rocco Bellantone in un messaggio inviato in occasione dell’evento- sono presìdi culturali e sociali strategici, capaci di intercettare bisogni emergenti e contribuire al benessere delle comunità, in linea con i determinanti sociali della salute e con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Questo evento riflette l’impegno del nostro Istituto nel promuovere alleanze tra scienza e società, con un approccio interdisciplinare e intergenerazionale”.

“Le Health Humanities – ha aggiunto Amalia Egle Gentile, responsabile di un laboratorio dedicato dell’Iss-aiutano  da un lato a dare sostanza e un nome a ciò che le biblioteche fanno già per la promozione della salute, fornendo una cornice metodologica e anche nuovi approcci, e dall’altro trovino nelle biblioteche una delle forme di diffusione più efficaci”. “Per quanto riguarda la “costruzione dell'identità nei giovani – ha evidenziato Anna Maria Giannini, Direttrice del Dipartimento di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma- il ruolo della lettura e della frequentazione delle biblioteche è centrale. Nulla come la lettura e l'amore per i libri costituisce un elemento centrale nello sviluppo delle prospettive di identità, del senso d'identità e della salute psicofisica della persona”.

"Abbiamo voluto che i giovani fossero davvero i protagonisti di questa giornata- ha concluso Chiara Faggiolani, del Dipartimento di Lettere e Culture Moderne dell’Ateneo romano- . È stato un momento raro perchè non avviene di solito in un convegno scientifico, una occasione preziosa per tutti di dialogo intergenerazionale, in cui la lettura e le biblioteche si sono rivelate per ciò che sono: spazi di incontro, di cura e di costruzione di futuro".


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