Clinical surveillance
L’impianto generale del progetto mira a ridurre l’impatto sanitario delle infezioni da STEC nella popolazione pediatrica, attraverso:
- l’adeguamento dei percorsi clinico-assistenziali, ovvero di gestione del rischio clinico nei bambini
- il miglioramento della capacità di controllo dei focolai epidemici di infezione da STEC, ovvero di gestione del rischio epidemico in comunità.
Questi elementi trovano nel miglioramento della sorveglianza clinica ed epidemiologica (in termini di sensibilità, tempestività e completezza), il proprio cardine comune. La capacità di riconoscere tempestivamente i bambini con infezione da STEC (ad es. bambini piccoli con diarrea emorragica), identificare i pazienti a rischio di sviluppare complicanze gravi e/o di lunga durata (ad es. bambini con infezione da ceppi STEC produttori della Shigatossina di tipo 2), completare rapidamente le indagini epidemiologiche dei singoli casi e la caratterizzazione microbiologica dei ceppi STEC, sono infatti elementi chiave per poter migliorare la capacità di gestione del rischio clinico ed epidemico da STEC da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
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OBIETTIVO SPECIFICO 1:
Migliorare l’appropriatezza dei percorsi diagnostici, assistenziali e di gestione del rischio clinico per i pazienti con infezione da STEC e Sindrome Emolitico Uremica (SEU). Questo obiettivo mira ad elaborare un modello organizzativo assistenziale ottimale per identificare precocemente i pazienti con infezione da STEC/SEU e supportare il monitoraggio e la gestione del rischio clinico nei pazienti e tra i loro contatti. Saranno focalizzati gli ambiti assistenziali del SSN che vedono coinvolti i livelli assistenziali di base, i presidi ospedalieri di primo livello (DEA di I livello, pediatrie) e i centri specialistici (nefrologie pediatriche, DEA di II livello, terapie intensive pediatriche). In alcune regioni campione, verrà effettuata l’analisi dell’attuale modello di sorveglianza e gestione clinica dei pazienti con infezioni da STEC e SEU nella popolazione pediatrica e dell’impatto di salute sul SSN legato a tali patologie. Ciò consentirà di valutare, anche in modo comparativo, l’efficacia e appropriatezza dei sistemi di presa in carico dei pazienti, al fine di individuare le componenti strutturali e procedurali (operatività, referenzialità) necessarie ad ottimizzare la sorveglianza. Sarà elaborato un documento di indirizzo per la gestione del rischio clinico nei bambini con infezione da STEC utile a supportare i modelli organizzativi assistenziali sul territorio. Le attività saranno coordinate dall’ISS con il supporto di un board scientifico di esperti clinici e di programmazione sanitaria attivi nei settori focalizzati da questo obiettivo.