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Telefono Verde AIDS e IST: un counselling lungo 25 anni
ISS 20/06/2012
Su un totale di 689.969 telefonate pervenute al Telefono Verde AIDS e IST (TVAIDS e IST) dell’ISS tra il giugno 1987 e il dicembre 2011, oltre la metà sono giunte da eterosessuali. Questi, d’altra parte, sono significativamente aumentati nel tempo: negli ultimi sei mesi del 1987 (dal 20 giugno al 31 dicembre) erano il 3% di chi chiamava, nel corrispettivo periodo del 2011 sono aumentati di 15 volte. Circa il 30% poi di tutte le telefonate giunte in 25 anni di attività sono a carico di persone che, pur non avendo messo in atto comportamenti a rischio, temono il contagio a causa di una non corretta informazione. Sempre riferendosi al totale delle chiamate, in larga parte, gli utenti sono uomini (74,2%), mentre le chiamate da parte delle donne sono diminuite nel tempo: negli ultimi 6 mesi del 1987 erano il 36%, negli ultimi sei mesi del 2011 sono scese al 12%. L’età più rappresentata, per entrambi i sessi, in tutti i 25 anni di Telefono Verde - è compresa tra i 20 e i 39 anni (73,8%). Il TVAIDS e IST dell’ISS disegna così i profili dei nuovi utenti del servizio, nel corso del Convegno Venticinque anni di attività del Telefono Verde AIDS e IST dell’Istituto Superiore di Sanità: dal counselling telefonico all’intervento della ReTe AIDS
.
Circa il 7% di chi chiama ha meno di 20 anni e, all’interno di questa fascia d’età, circa il 40% telefona temendo di aver corso rischi attraverso la puntura di una zanzara, attraverso il bacio o attraverso altre situazioni completamente prive di rischio . Ciò denota una preoccupante disinformazione nei giovani che accedono al Servizio. Le richieste vertono in prevalenza sulle modalità di trasmissione dell’ HIV e sul test necessario.
Per quanto concerne la tematica delle infezioni a trasmissione sessuale (IST), su cui gli esperti del Servizio rispondono dal mese di giugno 2010, essa è al centro di richieste provenienti per oltre il 90% dei casi da soggetti di sesso maschile, oltre l’81% delle persone che chiama è eterosessuale, il 75% ha un’età compresa tra i 20 e i 39 anni e il 46,6% delle telefonate giunge dal Nord Italia, anche se il calcolo dei tassi delle telefonate per 100 mila abitanti rivela che è dalle regione del Centro che giunge la maggior parte delle telefonate. Anche in questo caso, le domande riguardano soprattutto le modalità di trasmissione (60% circa) e gli esami diagnostico-clinici (20% circa).
Da novembre 1995 a dicembre 2011, sono pervenute al Servizio 3.707 telefonate da parte di stranieri, di cui il 27,6% africani, il 24,7% americani, il 22,9% da cittadini non appartenenti all’Unione Europei e il 15,5% da cittadini comunitari, l’8,7% da cittadini asiatici. Anche in questo caso, prevalgono gli uomini (63,6%).L’attività di HIV/AIDS/IST Counselling telefonico viene, infatti, svolta oltre che in italiano, anche in inglese, francese e portoghese.
Nel complesso, dall’attivazione del Telefono Verde AIDS e IST (800.861.061), nel giugno 1987, fino a tutto il 2011, il Servizio di counselling telefonico sull’infezione da HIV, sull’AIDS e sulle infezioni a trasmissione sessuale ha visto diminuire negli anni il numero di telefonate: dalle oltre 17.000 chiamate nei primi sei mesi di attività nel 1987 (per 4 ore giornaliere) a circa 10.000 nell’ultimo semestre del 2011 (per 5 ore giornaliere).
E’ il giugno 1987 quando la Commissione Nazionale per la Lotta contro l’AIDS decide, grazie al finanziamento del Ministero della Salute, di costituire la prima AIDS Helpline pubblica nazionale impegnata nella prevenzione primaria e secondaria dall’infezione da HIV rivolta a tutta la popolazione.
Nel 2007 il Servizio Telefonico diventa Unità Operativa Telefono Verde AIDS e dal 2010 Unità Operativa Ricerca psico-socio-comportamentale, comunicazione, Formazione all’interno della quale si colloca il Telefono Verde AIDS e Infezioni Sessualmente Trasmesse
, (800.861061), anonimo e gratuito, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 13 alle ore 18.
Il Servizio Telefonico amplia così i suoi compiti e obiettivi, rispondendo a quesiti riguardanti tutte le malattie sessualmente trasmissibili, tenendo sempre conto delle variabili psicologiche, sociali e culturali dei singoli individui. Gli obiettivi di questa complessa e articolata Unità Operativa possono essere così sintetizzati:
- integrare l’approccio psico-sociale con quello biomedico;
- trasformare i risultati di studi e ricerche sulle malattie infettive con particolare riferimento all’infezione da HIV e alle IST, in messaggi efficaci in grado di promuovere la salute e migliorare la qualità di vita;
- erogare un’informazione scientifica e personalizzata sull’infezione da HIV e su altre IST;
- promuovere e divulgare conoscenze e competenze su tematiche inerenti le malattie infettive e gli aspetti comunicativo-relazionali attraverso percorsi formativi rivolti ad operatori del Sistema Sanitario Nazionale, di Organizzazioni non Governative, di Associazioni di Volontariato e di Comunità di Stranieri presenti in Italia.
- coordinare Reti (NFP e ReTe AIDS)
Dal 1987 a oggi, un po' di storia
Chi risponde al telefono
L’équipe del TVA e IST - che dal 2010 risponde, oltre che in lingua italiana, anche in inglese, francese e portoghese - è formata da ricercatori (psicologi, esperti in comunicazione, medici) con conoscenze e competenze tecnico-scientifiche e comunicativo-relazionali costantemente aggiornate. L’équipe dispone, inoltre, di un archivio, aggiornato periodicamente, costituito da oltre 2000 riguardanti Centri diagnostico-clinici (Centri screening HIV, Centri IST, Centri trasfusionali, Centri epatiti), Uffici Relazioni con il Pubblico (URP), Organizzazioni Non Governative (ONG) e Case alloggio AIDS.
Da febbraio scorso è attivo, in via sperimentale, ad opera di esperti legali, il counselling telefonico in materia di diritti.
La ReTeAIDS
L’ISS – e nello specifico l’Unità Operativa Ricerca psico-socio-comportamentale, Comunicazione, Formazione
del Dip. Malattie Infettive, Parassitarie e Immunomediate - coordina dal 2008 un Network di esperti nazionali di HIV/AIDS/IST Counselling telefonico, appartenenti a strutture pubbliche e ad organizzazioni non governative. Tale Rete (denominata ReTeAIDS) vede la partecipazione di 21 AIDS Helpline Italiane e si è costituita nell’ambito dei Progetti Creazione e Coordinamento di una Rete tra Servizi Telefonici italiani governativi e non, impegnati nella prevenzione dell’infezione da HIV e dell’AIDS
e Ampliamento e Consolidamento della Rete Italiana dei Servizi di Counselling Telefonico per la messa a punto di interventi di prevenzione dell’infezione da HIV
, entrambi promossi e finanziati dal Ministero della Salute.
La giornata del 20 giugno potrà rappresentare un momento di riflessione sul ruolo svolto negli anni dal Telefono Verde AIDS e IST dell’Istituto Superiore di Sanità, nonché un’ occasione di confronto tra le diverse AIDS Helpline presenti sul territorio nazionale.