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Sostanze chimiche e tutela della salute

Sostanze chimiche e tutela della salute

L’impiego di sostanze chimiche nella società moderna, pressoché in tutti i processi produttivi, rende il settore chimico uno dei più importanti e globalizzati dell'economia mondiale. Il contributo essenziale delle sostanze deve essere comunque bilanciato con l’identificazione dei potenziali costi. Questi includono l'uso intensivo di acqua ed energia nonché i possibili rischi e impatti negativi sull'ambiente e sulla salute umana. La diversità e la potenziale gravità di tali impatti rendono la gestione delle sostanze chimiche una questione trasversale essenziale per lo sviluppo sostenibile.

I consumatori e gli utilizzatori, se adeguatamente informati, possono contribuire sensibilmente alla riduzione dei rischi, anche attraverso una scelta consapevole dei prodotti e il loro utilizzo responsabile.

La limitazione di eventuali danni per la salute e per l’ambiente può essere garantita dalla valutazione e gestione delle sostanze lungo l’intero ciclo di vita, dalla produzione, allo smaltimento, al  riutilizzo.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha un ruolo guida nel contesto italiano ed europeo nella ricerca, valutazione, gestione, controllo e regolamentazione nel settore delle sostanze e dei prodotti chimici e contribuisce a tutelare la salute umana promuovendo, al tempo stesso, l'innovazione e la competitività.

L’ISS valuta i pericoli e i rischi connessi a sostanze e prodotti chimici ed è riferimento nazionale per i Piani di prevenzione e sorveglianza delle esposizioni pericolose e delle intossicazioni e per i Piani nazionali di controllo e coordina la Rete dei laboratori nazionali.

Rappresenta inoltre l’interfaccia tecnico-scientifica dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) affrontando problematiche emergenti legate alla salute della popolazione.

Indietro Laymans Report del progetto LIFE-EDESIA


LIFE-EDESIA sviluppa l'applicazione del principio di sostituzione a interferenti endocrini (IE) noti come ftalati (es. DEHP) e bisfenoli (ad es. BPA), già classificati come 'Sostanze estremamente preoccupanti' (SVHC) secondo l'art. 57f del Regolamento REACH - o sospetti IE - come i parabeni. Per raggiungere il suo scopo, LIFE-EDESIA costruisce un approccio integrato in silico-in vitro; L'obiettivo generale è quello di dimostrare una strategia innovativa, solida, conveniente e senza l’utilizzo di animali per valutare le sostanze chimiche idonee alla sostituzione di IE classificati o sospettati essere SVHC.

Le potenziali sostanze sostitutive vengono sottoposte a screening e identificate come prioritarie comparativamente ai rispettivi IE in base a: i) Minore minore potenziale di effetti avversi per la salute umana e ii) analoghe prestazioni industriali, sostenendo così l'applicazione del principio di sostituzione nel quadro legislativo REACH.

I risultati della parte conclusa in silico hanno consentito la selezione di tre liste; 5 su 55 potenziali sostituti al DEHP come rappresentante degli ftalati; 3 su 27 potenziali sostituti al BPA come rappresentante dei bisfenoli e 4 su 18 potenziali sostituti del metilparabene come rappresentante dei parabeni. Secondo lo screening chimico-tossicologico LIFE-EDESIA in silico, basato su una serie di metodi computazionali, i potenziali sostituti selezionati dovrebbero avere le stesse prestazioni industriali e minore potenziale di effetti avversi rispetto agli IE da sostituire.

Gli effetti avversi monitorati includono sia il potenziale di interferenza emdocrina sia altri effetti rilevanti per REACH quali persistenza / bioaccumulo, allergenicità, tossicità acuta e mutagenicità/genotossicità.
La piena realizzazione degli obiettivi del progetto sarà raggiunta con la conclusione della fase di screening in vitro (in corso) dell'approccio sviluppato da LIFE-EDESIA.