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Indietro Ncd, l’Europa lontana dagli obiettivi di riduzione della mortalità: il ruolo delle Joint Action Ue su Lancet Regional Health

Nonostante i progressi nella riduzione della mortalità prematura legata alle quattro principali malattie non trasmissibili (NCDs) – malattie cardiovascolari, diabete, tumori e malattie respiratorie croniche – l’Europa non è attualmente in linea rispetto agli obiettivi previsti per il 2025 e queste malattie continuano a rappresentare la principale causa di morte e disabilità in Europa. L’aumento di obesità e diabete, unito al rallentamento delle politiche pubbliche, impone un rinnovato impegno collettivo. Un contributo importante in questa direzione può arrivare dalla Joint Action europea JACARDI (Joint Action on Cardiovascular Diseases and Diabetes), e da JA PreventNCD, che, insieme, attraverso oltre 200 progetti pilota affrontano con interventi innovativi le sfide portate dalle NCDs. È proprio questo il messaggio al centro del ‘Commentary’ pubblicato sulla rivista The Lancet Regional Health – Europe che vede Benedetta Armocida, ricercatrice dell’ISS e coordinatrice di JACARDI, come prima firma.
Il testo, frutto della collaborazione tra JACARDI, JA PreventNCD, World Health Organization (WHO)/Europe, Organization for Economic Cooperation and Development (OECD) e la Commissione Europea (DG SANTE), è stato sviluppato a partire dai risultati recentemente pubblicati dal WHO/Europe nel report “Avoidable mortality, risk factors and policies for tackling NCDs: leveraging data for impact”. Il report del WHO/Europe evidenzia diverse criticità, come la riduzione del numero di Paesi che conducono indagini nazionali sulle NCDs (dal 28% nel 2021 al 19% nel 2023) e di quelli dotati di strategie multisettoriali operative (dal 60% al 55% nello stesso periodo). Tuttavia, l’adozione di linee guida per la gestione delle quattro principali NCDs da parte dell’85% dei Paesi dimostra la presenza di solide basi su cui costruire un’azione efficace. Il Commentary sottolinea la necessità di un’azione accelerata, armonizzata e guidata dal principio di equità, attraverso strategie che rafforzino i sistemi sanitari, promuovano politiche basate su dati concreti e di qualità, e garantiscano interventi integrati lungo tutto il percorso di prevenzione e cura. Le disuguaglianze sanitarie, sia tra Paesi che al loro interno, restano una sfida centrale da affrontare con urgenza.
Il ruolo di JACARDI: l’ISS in prima linea per un’Europa più equa e resiliente
Nel quadro delle iniziative europee co-finanziate dal programma EU4Health, JACARDI rappresenta uno dei principali strumenti per rafforzare la risposta alle NCDs, con un focus sulla prevenzione secondaria e terziaria. Coordinata dall’ISS, JACARDI coinvolge 21 paesi europei e 81 partner e si propone di migliorare la prevenzione e il controllo delle malattie cardiovascolari e diabete attraverso l’implementazione di 143 progetti pilota basati sull’evidenza.
In parallelo, JA PreventNCD, guidata dal Norwegian Directorate of Health, si concentra sulla prevenzione primaria, agendo sui determinanti di salute.
Finanziate con un budget complessivo di 160 milioni di euro, le due Joint Actions rappresentano un modello virtuoso di cooperazione transnazionale per trasformare le evidenze scientifiche in politiche concrete e sostenibili.
Verso l’High-Level Meeting delle Nazioni Unite – Settembre 2025
Il Commentary si inserisce nel percorso verso il Quarto High-Level Meeting delle Nazioni Unite sulle NCDs, in programma per settembre 2025. L’appuntamento rappresenta un momento chiave per rilanciare l’impegno politico globale nella prevenzione e gestione delle NCDs, definire nuove priorità e rafforzare la responsabilità degli Stati nel tradurre gli impegni in risultati concreti per la salute pubblica.