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Indietro Violenza su donne e minori, attivo il Corso FAD sulle strategie di prevenzione per operatrici e operatori della salute

ISS, 11 ottobre 2022

C’è tempo fino al prossimo 13 dicembre 2022 per iscriversi, attraverso la piattaforma EDUISS, al Corso FAD “Strategie di prevenzione della violenza contro le donne e della violenza assistita nei contesti territoriali (Corso per operatrici e operatori di area sanitaria e socio-sanitaria del Progetto #IPAZIACCM2021)”. Avviato lo scorso 20 luglio il Corso, gratuito e accreditato ECM e CNOAS, viene erogato fino al 20 dicembre 2022. 

Scopo del Corso è la promozione delle competenze delle operatrici e degli operatori di Servizi e Centri sanitari e socio-sanitari nell’individuare i casi di violenza contro le donne e di violenza assistita, facilitare percorsi di fuoriuscita dai contesti d’abuso e di violenza, utilizzare appropriate strategie comunicativo-relazionali, riconoscere il ruolo delle reti territoriali e l’impatto dell’emergenza sanitaria da COVID-19 sul fenomeno.

Destinatari del Corso sono le/i professionisti che lavorano o afferiscono alle sette Aziende Sanitarie ed Enti/Strutture partner del Progetto #IpaziaCCM2021 nell’ambito della prevenzione della violenza contro le donne e della violenza assistita: Azienda USL Toscana Sud Est – Toscana; Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà (INMP) – Lazio; Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico – Milano (Città Metropolitana di Milano) – Lombardia; ASL Friuli Occidentale - Friuli Venezia Giulia; USL Umbria 1 – Umbria; ASL Lecce - Puglia e ASL Matera (ASM) – Basilicata.

Contro la violenza

Il fenomeno della violenza su donne e minori persiste nel nostro Paese in modo grave e diffuso, con conseguenze che perdurano nel tempo, compromettendo la salute psicofisica delle persone coinvolte e di chi vi assiste nel breve, medio e lungo periodo. Fenomeno questo, tra l’altro, accresciutosi negli ultimi anni a seguito della pandemia da COVID-19 e che rimane di difficile identificazione.

L’Istituto Superiore di Sanità, a partire dal 2014, ha sviluppato, nell’area della prevenzione e del contrasto della violenza di genere, percorsi di formazione blended e FAD, promossi e finanziati dal Ministero della Salute. I percorsi attuati, basati sul metodo formativo attivo del Problem Based Learning (PBL), sono stati rivolti a operatori e operatrici sanitari/e dei 651 Pronto Soccorso presenti sul territorio italiano. Sono stati così formate/i oltre 18.000 professioniste/i dell’area sanitaria e sociosanitaria. L’inclusione massiva dei Pronto Soccorso ha evidenziato con forza la necessità di coinvolgere i servizi territoriali con le medesime metodologie formative, in quanto rappresentano nodi cruciali della rete di prevenzione e contrasto della violenza su donne e minori, nonché di valorizzare i network attivati (Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Regioni).

Con il Progetto “Strategie di prevenzione della violenza contro le donne e i minori, attraverso la formazione di operatrici e operatori di area sanitaria e sociosanitaria con particolare riguardo agli effetti del COVID-19 - #IpaziaCCM2021”, il metodo formativo PBL si amplia ulteriormente, orientandosi sulle competenze, così come proposto dall’ISS nel corso dei lavori del G-20-2021 guidato dal nostro Paese. Lo scopo è quello di offrire una visione comune a partecipanti con diverso background formativo, molteplici competenze e responsabilità, appartenenza a differenti network, che operano nei contesti territoriali regionali. 

Il Progetto, che ha avuto il sostegno tecnico-finanziario del Ministero della Salute, vede il coordinamento scientifico dell’Azienda USL Toscana Sud-Est (Regione Toscana) e il coinvolgimento attivo dell’Istituto Superiore di Sanità, attraverso il Servizio Formazione-Presidenza e l’Unità Operativa Ricerca psico-socio-comportamentale, Comunicazione, Formazione del Dipartimento Malattie Infettive. Inoltre, partecipano al Progetto l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e il contrasto delle malattie della Povertà (INMP) – Lazio, la Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico – Milano (Città Metropolitana di Milano) – Lombardia, l’ASL Friuli Occidentale - Friuli Venezia Giulia, l’USL Umbria 1 – Umbria, l’ASL Lecce - Puglia e l’ASL Matera (ASM) – Basilicata.


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