Incidenza di morti improvvise tra i bodybuilder professionisti

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Un recente studio, pubblicato sull'European Heart Journal e condotto da un team internazionale di esperti (tra cui ricercatori dell'Università di Padova e di Napoli), ha evidenziato una preoccupante incidenza di morti improvvise tra i bodybuilder professionisti. Sebbene alcuni decessi siano stati attribuiti ad altre cause (incidenti stradali, omicidi o suicidi, cancro, Covid-19) la morte cardiaca improvvisa (sudden cardiac death, SCD) è risultata la causa di decesso più comune.
Il punto di forza dello studio è rappresentato dall’elevato numero di bodybuilder esaminati (oltre 20.0000), con follow-up medio di circa 8 anni. Il limite, il disegno stesso dello studio, che è basato su una ricerca online delle diverse informazioni riguardanti gli atleti monitorati e non sull’osservazione diretta degli stessi.
Gli autori concludono tuttavia che i risultati ottenuti siano sufficientemente allarmanti da richiedere l'implementazione e/o il miglioramento di misure specifiche (es. incremento dei controlli antidoping, check-up periodici degli atleti, campagne educative) per la prevenzione della SCD tra i bodybuilder.
Fonte: European Heart Journal, studio condotto da ricercatori dell'Università di Padova, Italia.
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