Indietro Uso appropriato della nutrizione artificiale in pazienti affetti da patologie croniche-RBPCA IN PROGRESS

Data invio lettera di eleggibilità (data protocollo): 24/09/2024

Produttori

SINUC - SOCIETA' ITALIANA DI NUTRIZIONE CLINICA E METABOLISMO (capofila)

SOGGETTI COLLABORATORI:
ADI, AIGO, ANIMO, ANSISA, CNAI, SIGOT, SIICP, SIMG, SIMI, SINPE, SIR, SIT 

Abstract

L’obiettivo principale di queste Raccomandazioni per le Buone Pratiche Clinico Assistenziali (RBPCA) è fornire uno strumento utile e che rispetti l’appropriatezza prescrittiva per la Nutrizione Artificiale (NA) nelle malattie croniche. Dal punto di vista metodologico, siccome la NA trova applicazione trasversale nell’ambito delle varie discipline mediche (e anche chirurgiche) tratteremo in maniera dettagliata quelle che sono le indicazioni e le procedure riguardanti la Nutrizione Artificiale, fornendo un approccio pragmatico utile per i pazienti con malattie croniche e a rischio di malnutrizione o già malnutriti. Ciò si rende necessario perché esiste un ampio ventaglio di malattie croniche che attraverso svariati meccanismi conducono alla malnutrizione. Pertanto, delle raccomandazioni facilmente fruibili debbono partire più che dalla malattia in atto, da quelle che sono le condizioni nutrizionali e metaboliche del paziente, rispettando quelle che sono le linee di principio della Nutrizione Artificiale. 
Partendo da una breve sintesi dei test di screening e della loro esecuzione, esamineremo i criteri oggi utilizzati per la diagnosi di malnutrizione, elemento imprescindibile per iniziare un trattamento di NA. Farà seguito una dettagliata descrizione delle indicazioni e procedure che caratterizzano, nell’ambito della Nutrizione Artificiale, quella che viene definita Nutrizione Enterale (NE) e Nutrizione Parenterale (NP). Questi due tipi di approccio nutrizionale pur differenziandosi per le modalità di esecuzione e per le vie di accesso utilizzate, possono coesistere nel trattamento dello stesso paziente laddove la nutrizione enterale non garantisca il soddisfacimento dei fabbisogni calorico-proteici del paziente. 
In linea di principio la NE è da preferire alla NP per svariate ragioni (favorisce il trofismo e la funzione immunitaria della mucosa intestinale, riducendo la traslocazione batterica e l’incidenza di complicanze infettive e metaboliche). Tuttavia, la NP spesso trova impiego in tutti quei casi in cui diviene una terapia di supporto (NP di supporto) ad una nutrizione per os che non garantisca il soddisfacimento dei fabbisogni calorico-proteici del paziente. 
In entrambi i tipi di NA, bisogna tenere presente che oltre a considerare il raggiungimento dei fabbisogni e quindi il trattamento della malnutrizione, è importante partire dalle condizioni generali del paziente e dalla tempistica del programma nutrizionale, onde utilizzare l’approccio nutrizionale più idoneo e meno invasivo.
Per i pazienti che necessitino di uno specifico trattamento nutrizionale, la prescrizione e somministrazione di diete formula per nutrizione enterale e di sacche personalizzate per nutrizione parenterale richiederanno sempre l’intervento del medico specialista in nutrizione clinica e/o con comprovata esperienza nel campo della nutrizione clinica e artificiale.


Linee Guida SNLG

Buone pratiche