Indietro Gestione dell’occlusione digiuno-ileale nella popolazione adulta-RBPCA IN PROGRESS

Data invio lettera di eleggibilità (data protocollo): 23/10/2024

Produttori

ACOI - Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (capofila)

SOGGETTI COLLABORATORI:
ACOI - Associazione Italiana Chirurghi Ospedalieri, SICUT - Società Italiana di Chirurgia d'Urgenza e del Trauma, SIRM - Associazione Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica, SICE - Società Italiana di Chirurgia Endoscopica e Nuove Tecnologie, AICO - Associazione Italiana Infermieri di Camera Operatoria, SIPAD - Societa' Italiana Medico Chirurgica Di Patologia Apparato Digerente, Invitati in qualità di revisori esterni: WSES - World Society of Emergency Surgery, AICEP - Associazione Italiana Chirurgia Epatobiliopancreatica, GISEG - Gruppo Italiano Salute E Genere
H&CR - Hospital & Clinical Risk Manager, IGIBD - Italian Group For The Study Of Inflammatory Bowel Disease, ISHAWS - Italian Society Of Hernia And Abdominal Wall Surgery - Capitolo Nazionale Delle European Hernia Society, SIC - Societa' Italiana Di Chirurgia, SICCR - Societa' Italiana Di Chirurgia Colo-Rettale, SICG - Societa' Italiana Chirurgia Geriatrica, SICO - Societa' Italiana Di Chirurgia Oncologica, SICOP - Societa' Italiana Chirurgia Nell'ospedalita' Privata, SIGE - Societa' Italiana Di Gastroenterologia Ed Endoscopia Digestiva, SIGERIS - Societa' Italiana Gestione Rischio In Sanita', SIMG - Societa' Italiana Di Medicina Generale E Delle Cure Primarie, SIMLA - Societa' Italiana Di Medicina Legale E Delle Assicurazioni, SINGEM -Societa' Italiana Di Neuro-Gastro-Enterologia E Motilita' (Gia' Gismad), SIT - Societa' Italiana Di Telemedicina, SIUCP - Societa' Italiana Unitaria Di Colonproctologia

Abstract

Gli obiettivi di una buona pratica clinico-assistenziale nella gestione dell'occlusione digiuno-ileale mirano a garantire una diagnosi tempestiva, un trattamento efficace e la riduzione delle complicanze post-operatorie. 
L'occlusione intestinale rappresenta un'emergenza chirurgica e richiede un approccio sistematico e multidisciplinare.
Diagnosi precoce e accurata sono il primo obiettivo. Una diagnosi tempestiva permette di distinguere un'occlusione semplice da una complicata, che potrebbe comportare ischemia, perforazione o necrosi intestinale. La differenziazione tra occlusione parziale o completa è fondamentale per decidere il trattamento. 
Prima di qualsiasi trattamento inoltre è fondamentale stabilizzare il paziente. Questo include la reidratazione per correggere squilibri elettrolitici e la decompressione intestinale con l’uso di un sondino nasogastrico per alleviare la distensione e il vomito. Questa fase è cruciale per evitare complicanze gravi come shock settico o insufficienza d'organo.
L'obiettivo successivo è decidere tra trattamento conservativo e chirurgico. Nelle occlusioni parziali o subocclusive, il trattamento conservativo con monitoraggio clinico e radiologico, somministrazione di liquidi e farmaci per stimolare la motilità intestinale, può essere sufficiente. Tuttavia, nelle occlusioni complete o complicate (ischemia, necrosi o perforazione), è necessario un intervento chirurgico urgente. La scelta del trattamento deve basarsi su una valutazione approfondita del quadro clinico e dell'evoluzione del paziente.
In caso di trattamento chirurgico, l’obiettivo è rimuovere la causa dell’occlusione, come aderenze, ernie, tumori o volvoli. Nei casi più gravi, può essere necessaria la resezione di una porzione intestinale necrotica. La chirurgia laparoscopica, quando indicata, può ridurre il trauma chirurgico, migliorare i tempi di recupero e ridurre le aderenze post-operatorie.
Infine un obiettivo fondamentale è prevenire il rischio di recidiva e minimizzare le complicanze post-operatorie, come infezioni o aderenze. Il follow-up clinico e radiologico regolare è cruciale per monitorare il paziente nel lungo termine, specialmente in pazienti con storia di chirurgia addominale. Questi obiettivi garantiscono un approccio strutturato e personalizzato per migliorare la gestione dell’occlusione digiuno-ileale e ottimizzare gli esiti clinici.


Linee Guida SNLG

Buone pratiche