Indietro Diagnosi e Trattamento della Diverticolite Acuta-RBPCA IN PROGRESS

Data invio lettera di eleggibilità (data protocollo): 9/10/2024

Produttori

ACOI - Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (capofila)

SOGGETTI COLLABORATORI:
SICUT - Società Italiana di Chirurgia d'Urgenza e del Trauma, SIGE - Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, SIRM - Associazione Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica, SICE - Società Italiana di Chirurgia Endoscopica e Nuove Tecnologie, SIMIT - Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, AICO - Associazione Italiana Infermieri di Camera Operatoria, SICG - Societa' Italiana Chirurgia Geriatrica

Invitati in qualità di revisori esterni:
WSES - World Society of Emergency Surgery
AIGO - Associazione Italiana Gastroenterologi E  Endoscopisti Digestivi Ospedalieri
GISEG - Gruppo Italiano Salute E Genere
H&CR - Hospital & Clinical Risk Manager
SIC - Societa' Italiana Di Chirurgia
SICCR - Societa' Italiana Di Chirurgia Colo-Rettale
SIGERIS - Societa' Italiana Gestione Rischio In Sanita'
SIMG - Societa' Italiana Di Medicina Generale E Delle Cure Primarie
SIMLA - Societa' Italiana Di Medicina Legale E Delle Assicurazioni
SINUC - Societa' Italiana Di Nutrizione Clinica E  Metabolismo
SIPAD - Societa' Italiana Medico Chirurgica Di Patologia Apparato Digerente
SIT - Societa' Italiana Di Telemedicina
SIUCP -Societa’ Italiana Unitaria Di Colonproctologia
 

Abstract

Le raccomandazioni di buona pratica clinico-assistenziale sulla diverticolite acuta hanno l’obiettivo principale di fornire indicazioni basate su evidenze scientifiche per migliorare la gestione diagnostica e terapeutica di questa patologia, riducendo la variabilità clinica e promuovendo un approccio uniforme e di alta qualità. Nello specifico gli obiettivi possono essere così articolati:
1. Diagnosi precoce e accurata: Il documento mira a fornire criteri chiari e aggiornati per una diagnosi tempestiva della diverticolite acuta, distinguendola da altre condizioni addominali con sintomi simili. Ciò include l’uso appropriato degli esami di imaging (TC addome con mdc) e gli esami endoscopici precoci in caso di dubbio diagnostico.
2. Classificazione della gravità: Un altro obiettivo fondamentale è la standardizzazione della classificazione della diverticolite, al fine di suddividere i pazienti in categorie di gravità, per distinguere i casi lievi che possono essere gestiti in regime ambulatoriale da quelli che richiedono un trattamento più aggressivo o un intervento chirurgico. 
3. Gestione terapeutica appropriata: Il documento si propone di fornire raccomandazioni precise sul trattamento medico e chirurgico, indicando quando è necessario un approccio conservativo con antibiotici e dieta o quando è necessario intervenire chirurgicamente. Uno degli obiettivi è evitare trattamenti inappropriati o eccessivamente aggressivi, promuovendo un uso razionale degli antibiotici e limitando l'uso della chirurgia solo ai casi più gravi o complicati.
4. Prevenzione delle recidive: Le raccomandazioni includono indicazioni sulla gestione a lungo termine dei pazienti che hanno avuto episodi di diverticolite acuta, con l’obiettivo di ridurre il rischio di recidive. Si tratta di suggerimenti su cambiamenti dello stile di vita, modifiche dietetiche,  l’eventuale uso di farmaci (come probiotici o antinfiammatori), e l’indicazione alla programmazione di interventi chirurgici per prevenire futuri episodi.
5. Educazione del paziente e continuità delle cure: Il documento promuove anche l’importanza di educare i pazienti riguardo alla loro condizione, ai segnali di allarme e all’importanza di seguire le indicazioni terapeutiche. Inoltre, sottolinea la necessità di garantire una continuità assistenziale tra cure ospedaliere e territoriali, facilitando il coordinamento tra medici di base, specialisti e infermieri.
In sintesi, l'obiettivo globale del documento è migliorare l'efficienza e l'efficacia della gestione della diverticolite acuta, garantendo cure di alta qualità che siano sicure, basate su evidenze e centrate sul paziente.


Linee Guida SNLG

Buone pratiche