Back Gli interventi non farmacologici a supporto della fatigue cancro correlata

Pubblicata: 23/02/2023 - ultimo aggiornamento: 23/02/2023

Produttore: LG multisocietaria 

AIIAO-Associazione italiana infermieri di Area Oncologica;
AIOM-Associazione Italiana di Oncologia Medica;
SIPO-Società Italiana di Psico-Oncologia;
SIMG-Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie

Abstract

La gestione dei sintomi cancro-correlati rappresenta un’area di indagine della ricerca clinica sempre più rilevante a fronte di un tasso di sopravvivenza sempre più elevato dei pazienti oncologici: in Italia, la percentuale di sopravvivenza per tutti i tumori maligni a cinque anni dalla diagnosi è di 46,7% negli uomini e di 57,7 nelle donne, valori percentuali superiore alla media europea. Pertanto, la cronicizzazione del decorso clinico di alcune patologie oncologiche ha determinato la necessità di erogare interventi di cura integrativi e complementari agli standard terapeutici, per la prevenzione e gestione dei sintomi cancrocorrelati. Tra questi, la fatigue risulta essere uno dei sintomi che più frequentemente caratterizza la traiettoria clinica dei pazienti oncologici, dalla diagnosi al fine vita. Si definisce fatigue-cancro correlata (CRF) la presenza di una sensazione soggettiva, stressante, persistente di stanchezza o spossatezza correlata al cancro o al suo trattamento, non proporzionale all’attività eseguita, che interferisce con le abituali attività e che spesso non è alleviata dal sonno o dal riposo. A tal proposito, il National Comprehensive Cancer Network Guidelines (NCCN) e le recenti linee guida dell’European Society for Medical Oncology (ESMO), raccomandano come prima opzione di trattamento della fatigue cancro-correlata (CRF) interventi non farmacologici. Nello specifico, gli interventi non farmacologici possono essere categorizzati nelle seguenti macro-categorie: attività fisica, interventi psicosociali, terapie complementari integrative e terapia fisica, terapia del sonno, terapia della luce, e interventi di promozione dell’autogestione (ossia, self-care management) attraverso l’utilizzo dei sistemi di telemedicina.

Numero di raccomandazioni elaborate: 8