Trattamento della parodontite di stadio I-III
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Produttore: LG multisocietaria
SIdP-Società Italiana di Parodontologia e Implantologia
Abstract
Nel contesto delle malattie parodontali, la parodontite è un'infiammazione cronica causata da specifici agenti patogeni contenuti nella placca dentale che porta ad una disbiosi ospite/batteri con la conseguente distruzione del tessuto connettivo, riassorbimento osseo e perdita dei denti. Essa rappresenta la sesta malattia cronica non trasmissibile più diffusa al mondo e la causa principale di perdita dei denti. La parodontite, nelle sue diverse forme, mostra un'elevata prevalenza (oltre il 40%) tra gli individui che vivono nei paesi industrializzati, mentre le forme più gravi coinvolgono stabilmente più del 10% della popolazione mondiale, con notevoli problemi estetici, masticatori e psicologici nei pazienti affetti. È importante ricordare che le conseguenze della parodontite hanno un impatto non solo da un punto di vista sanitario ma anche socio-economico, con dei costi complessivi da essa generati che, nei paesi europei, si avvicinano a quelli determinati da importanti malattie sistemiche. La parodontite ha il picco di incidenza intorno ai 40 anni e affligge, in modo significativo, le classi sociali meno abbienti creando un’ulteriore disuguaglianza nella possibilità di accedere alle cure, che nel nostro Paese sono per oltre il 90% a carico del cittadino. Fattori di rischio riconosciuti per queste patologie sono il fumo, il diabete non compensato, lo stress, l’obesità e la predisposizione genetica. La parodontite riveste un crescente interesse anche in ambito medico, poiché diversi dati dimostrano come essa interagisca con molte malattie sistemiche, comprese le malattie cardiovascolari e il diabete. I meccanismi ipotetici alla base di queste interazioni si basano sull’infiammazione sistemica determinata dalla parodontite con la produzione di molecole pro-infiammatorie e la liberazione di tossine batteriche a livello sistemico, in grado di alterare, complicandolo, il profilo di malattie croniche già in atto. Queste associazioni sono supportate da diversi studi di intervento che dimostrano come il trattamento della parodontite migliori il profilo di rischio cardiovascolare ed il compenso diabetico. Recentemente, il World Workshop congiunto della European Federation of Periodontology e dell’American Academy of Periodontology ha introdotto la nuova classificazione delle malattie parodontali, descrivendo per la parodontite quattro stadi progressivi di malattia (da I a IV) per identificare severità ed estensione della patologia. La recente classificazione introduce anche 3 gradi di malattia (A, B, C) che definiscono il potenziale rischio individuale di progressione della patologia. Tale classificazione, in linea con i criteri classificativi di altre discipline mediche, mira a standardizzare un modello diagnostico coerente per inquadrare una strategia terapeutica personalizzata per il paziente. Alla luce dei moderni progressi scientifici in parodontologia, si è sentita la necessità di produrre e implementare linee guida cliniche che forniscano raccomandazioni per il trattamento della parodontite al fine di garantire un razionale iter terapeutico per i pazienti e assicurare l’appropriatezza degli interventi preventivi e terapeutici al variare dello stadio e del grado della malattia. La scelta di questi interventi deve essere fatta seguendo un rigoroso processo decisionale basato sull'evidenza scientifica.
Numero di raccomandazioni eleborate: 62