Immagine e grafica di Antonio Arnofi

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Indietro Comunicato n°3 - 2009 - ISS: dai gemelli, evidenze sull’origine genetica dell’attitudine positiva verso se stessi, la vita ed il futuro

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ISS 24 /04/ 2009 - Autostima, soddisfazione di vita e ottimismo, risorse individuali preziose per affrontare positivamente il mondo che ci circonda, potrebbero condividere una base genetica comune. È quanto emerso per la prima volta da uno studio pubblicato sulla rivista Behavior Genetics, coordinato dall’ISS (reparti di Epidemiologia, Genetica e Salute Mentale del CNESPS), in collaborazione con i Dipartimenti di Psicologia delle Università “La Sapienza” di Roma, “Bicocca” di Milano e con l’Università di Stanford (California – USA).

La ricerca, che ha coinvolto 428 coppie di gemelli, monozigoti e dizigoti, tra i 23 e i 24 anni, iscritte al Registro Nazionale Gemelli.

Attualmente, la Banca biologica del Registro conserva materiale raccolto da 1.200 persone gemelle e non, di varie fasce di età, residenti in diverse aree geografiche del Paese, che hanno donato partecipando a vari progetti di ricerca. Tra i progetti di maggior rilievo, il Progetto internazionale EuroClot, che nel 2006 ha raccolto sangue intero di 248 gemelli per lo studio dei fattori di rischio cardiovascolare per l’ictus; il Progetto internazionale GEHA (GEnetics of Healthy Ageing), che dal 2004 ha raccolto sangue intero e tamponi di saliva da 297 persone fra coppie di gemelli o fratelli ultranovantenni e da individui (controlli) non parenti dei soggetti longevi di età compresa tra i 50 e i 70 anni, per un totale di circa 1.400 campioni immagazzinati di siero, globuli bianchi e sangue.

E’ ancora in corso la raccolta di saliva, nell’ambito dello studio italiano multicentrico “Diabete tipo 1 nei gemelli”, prelevata finora da circa 40 coppie di gemelli, di cui almeno uno affetto da diabete tipo 1 insorto in età pediatrica. Uno studio sulla funzionalità tendinea della spalla e fattori genetici, condotto in collaborazione con la Clinica Ortopedica dell’Università Sapienza di Roma, ha permesso nel 2008 l’arruolamento di una trentina di coppie di gemelli ultracinquantenni residenti a Roma. E’ in corso, infine, una vasta raccolta di materiale biologico presso mamme di gemelli con meno di 5 anni, nell’ambito dello studio “Acido folico e gravidanze gemellari”, avviato nel 2007, che intende verificare l’eventuale ruolo dell’acido folico, assunto prima del concepimento e durante la prima fase della gravidanza, nell’instaurarsi di gravidanze gemellari.