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Cs-n°5/12 Indagine Istituto Superiore Sanità, 2012: fumatori al minimo storico
ISS 31/05/2012
L’indagine Doxa, commissionata dall’Osservatorio Fumo alcol e droga dell’Istituto Superiore di Sanità, ha scattato la fotografia del rapporto tra gli italiani e le bionde
. Sullo sfondo la Giornata Mondiale senza Tabacco che quest’anno punta i riflettori sulle interferenze dei produttori di sigarette.
trinciati era del 3,4%).
Questi dati sono sicuramente confortanti – afferma Enrico Garaci, presidente dell’Istituto superiore di sanità – Molto, quindi, è stato fatto, ma molto resta ancora da fare. Soprattutto se si pensa che oltre l’80% dei fumatori crede di essere in buona salute. Bisogna lavorare ancora per aumentare la consapevolezza del rischio. E’ ancora troppo basso l’accesso ai 380 centri antifumo che da anni l’Istituto Superiore di Sanità censisce e supporta come il più valido alleato del Servizio Sanitario Nazionale nella lotta al tabagismo
.
Intanto il trend dei fumatori registra i suoi livelli più bassi negli ultimi cinquant’anni.
Sono questi alcuni dei dati più significativi, presentati oggi - Giornata Mondiale senza Tabacco dedicata dall’Oms al tema delle interferenze dell’industria del tabacco - al Ministero della Salute nel corso del XIV Convegno Nazionale sul Tabagismo e SSN, emersi dall’indagine Doxa commissionata ed elaborata dall’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l’Istituto Mario Negri.
A fumare sono all’incirca 2 italiani su 10, la prevalenza più bassa che abbiamo registrato dal 1957 ad oggi – commenta Roberta Pacifici, Direttore dell’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga – il che è per noi un dato confortante, un segno di graduale, ma costante successo delle politiche antifumo adottate finora. Addirittura per le fumatrici si è tornati quasi ai livelli del 1973 e dal 2009 diminuiscono pure i baby fumatori, i ragazzini cioè che iniziano a fumare prima dei 15 anni
. Tuttavia, l’abitudine al fumo è qualcosa di così radicato che, potremmo dire, stenta a morire. In un certo senso, il fumo “unisce”, anzi contagia al pari di un virus. Il 77,3% di chi fuma ha oltre la metà di amici che fumano e il miglior amico di chi fuma è a sua volta un fumatore per il 67,2% degli uomini e per il 51,6% delle donne
.
Le sigarette continuano a restare tra i beni di consumo il cui costo resiste all’inflazione – afferma Silvio Garattini, Direttore dell’Istituto Mario Negri – sarebbe interessante confrontare questi dati con ciò che accadrebbe dopo un aumento significativo del costo delle sigarette e comprendere quale ruolo possa avere il prezzo del tabacco nella disassuefazione al consumo
.
Chi fuma, inoltre, secondo l’indagine, è anche più propenso a giocare d’azzardo o comunque a scommettere. La ricerca ha evidenziato che il 60% di chi gioca
(poker e videopoker, bingo, lotto e superenalotto, scommesse sportive, casinò, Totocalcio etc.) è anche un fumatore e, considerando ogni singolo gioco, si nota come i fumatori ne siano, in ogni caso, gli utenti
più numerosi.