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PROGETTI

Accesso alla Vaccinazione per i migranti di recente arrivo

I risultati della sperimentazione in Italia

Tra le attività del progetto è stato condotto un intervento pilota per sperimentare alcune strategie per favorire l’accesso alle vaccinazioni per i Migranti di Recente Arrivo (NAM) ospiti nei centri di accoglienza straordinaria (CAS). Tale intervento si è concentrato in particolare sugli snodi del General Conceptual Framework della raggiungibilità delle persone da vaccinare (Reachability), dell’aderenza alla vaccinazione (Adherence) e della realizzazione della vaccinazione (Achievement).
L’intervento si è svolto nel territorio della ASL Roma 2 ed è iniziato, a partire dall’estate del 2023, con la creazione di un gruppo di lavoro (GdL) composto sia da ricercatori della Sapienza e dell'ISS, che da professionisti di due servizi della ASL e di un Centro di Accoglienza (CAS). 
È stato utilizzato un modello di ricerca collaborativa (integrated knowledge translation approach) che ha permesso lo sviluppo condiviso, tramite incontri ricorsivi, delle strategie e delle azioni della sperimentazione. Il GdL ha quindi lavorato al raggiungimento di altri “professionisti PER la salute” (PFH – Professionals for Health) coinvolti nel processo vaccinale dei NAM ospitati nei CAS, come i medici degli ambulatori STP, i Medici di Medicina Generale (MMG) e i Pediatri di Libera Scelta (PLS). Ciò ha permesso la creazione di una rete di professionisti volta ad aumentare la consapevolezza tra gli operatori, a facilitare la raggiungibilità dei NAM e ad incrementare la loro adesione all'immunizzazione. Il gruppo ha lavorato per un approccio life course con riferimento alle vaccinazioni previste dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale.

Tra luglio 2023 e luglio 2024, sono state sviluppate diverse linee di azione:

  • Un’analisi dei percorsi e accessi dei NAM ai servizi vaccinali e il successivo sviluppo di una procedura in grado di rendere più accessibili le vaccinazioni per i NAM ospiti nei centri di accoglienza, anche attraverso strategie di catch-up. In particolare, a partire dalle Linee Guida e dalla DGR 590 del 2018 della Regione Lazio si è costruito un documento che schematizza i passaggi per accedere alle vaccinazioni, in base al profilo giuridico del NAM (in particolare rispetto all’iscrizione o meno al SSN). 
  • Il GdL ha anche lavorato al rafforzamento della vaccine literacy sia attraverso incontri formativi rivolti ad operatori dei CAS del territorio, che incontri informativi rivolti direttamente agli ospiti del CAS coinvolto nella sperimentazione.
  • È stata coinvolta direttamente la rete di professionisti locali. I medici degli ambulatori STP dell'ASL Roma 2 sono stati invitati a diversi incontri per discutere delle barriere riscontrate nel processo di vaccinazione e di come queste barriere potessero essere affrontate; in secondo luogo, la UOC Cure Primarie dell'ASL ha inviato una lettera ai MMG e ai PLS che avevano tra i loro pazienti NAM del CAS Staderini per approfondire il tema della promozione delle vaccinazioni per questi assistiti.
  • Sono stati individuati i punti del percorso in cui fosse necessario inserire materiali multilingue, messi a disposizione in 10 lingue, in particolare per la raccolta del consenso informato.
  • Infine, sono state organizzate due giornate di vaccinazione presso il CAS per facilitare l’offerta vaccinale diretta ai NAM, a cui è stato poi fissato l’appuntamento per i richiami presso i Centri Vaccinali sul territorio.

Aumento del tasso vaccinale

Lo studio pilota AcToVax4NAM ha ottenuto risultati importanti in termini di aumento del tasso vaccinale tra i NAM presenti nel CAS Staderini: considerati i maggiori di 16 anni, il tasso di vaccinazione è aumentato di 50 volte rispetto all’anno precedente. Tra le azioni intraprese le sessioni informative sulle vaccinazioni si sono confermate, come spesso accade in contesti di promozione della salute, come elemento che rafforza particolarmente l’adesione alla vaccinazione. Tuttavia, l’aumento del tasso vaccinale è stato osservato anche in assenza di una sessione di promozione specifica, a riprova del fatto che anche le altre attività attuate durante il pilota hanno avuto un impatto sulla copertura vaccinale (creazione rete dei professionisti, formazione per gli operatori del CAS, produzione e diffusione di materiali tradotti).

Sostenibilità della sperimentazione nel contesto di attuazione delle attività pilota

La sostenibilità nei servizi sanitari coinvolti (ASL Roma 2), ma anche nel CAS Staderini, è garantita da diversi aspetti:

  • il GdL era composto, oltre che dallo staff di AcToVax4NAM, dai responsabili dell'Unità di Coordinamento Vaccini e dell'Unità di Protezione degli Stranieri e delle Comunità Vulnerabili della ASL Roma 2, dal direttore del CAS Staderini e dal suo staff; essi potranno replicare le azioni anche dopo la fine del progetto;
  • la scelta di utilizzare un approccio collaborativo che ha coinvolto i professionisti a cui la ricerca è destinata e che la utilizzeranno; infatti, l'approccio collaborativo aumenta la comprensione del problema, delle soluzioni e del contesto, e migliora la rilevanza della ricerca nel lungo periodo anche dopo la fine del progetto;
  • il periodo intensivo di 12 mesi del GdL per la scelta, l'adattamento e la realizzazione delle attività pilota ha rafforzato le capacità e la messa in rete degli attori coinvolti nell'area del setting specifico che possono essere utilizzate dopo la fine del progetto;
  • il coinvolgimento di tutti gli attori della rete di professionisti locali (MMG, PLS e medici degli ambulatori STP) ha indubbiamente contribuito a rafforzare la loro motivazione alla promozione del vaccino presso i NAM anche al di fuori del contesto pilota;
  • l'investimento nello sviluppo di attività formative con l'obiettivo di sostenere le competenze dei PFH, rafforzando il quadro dei servizi, ha consolidato la centralità dell'Alfabetizzazione Vaccinale Organizzativa come elemento strategico per generare opportunità da mantenere e migliorare in futuro;
  • l'allargamento della formazione al di fuori del contesto del pilota verso operatori (direttore, mediatori, funzionari dell'assistenza sociale, medici) di diversi CAS gestiti da Medihospes, ovvero una grande cooperativa con molte strutture che operano nell'accoglienza dei migranti, avrà un impatto al di là del contesto specifico scelto;
  • inoltre, l'esperienza è stata, è e sarà diffusa in incontri di rete e conferenze scientifiche a livello locale, nazionale e internazionale, al fine di fornire elementi per la replica in altri contesti, previo adattamento.

Raccomandazioni per i passi futuri a livello locale

Le seguenti raccomandazioni sono rivolte agli attori coinvolti nel progetto pilota per rafforzare e migliorare quanto è stato fatto durante la sperimentazione.

  • Utilizzare la procedura sviluppata durante il pilota, rivederla se necessario e diffonderla a tutti gli attori, possibilmente con una scheda informativa dedicata per i diversi dettagli organizzativi.
  • Alimentare le relazioni e gli scambi all'interno della rete sviluppata, anche individuando uno stakeholder responsabile del processo.
  • Favorire lo scambio e il flusso di dati aggiornati tra gli attori coinvolti della rete (CAS, ambulatori STP, servizi vaccinali, MMG).
  • Incoraggiare la promozione della vaccinazione dei NAM da parte dei medici degli ambulatori per STP.
  • Coinvolgere i medici e i pediatri di famiglia nella promozione della vaccinazione dei NAM.
  • Organizzare una valutazione periodica degli ingressi dei NAM che entrano nell'area di competenza della ASL.
  • Pianificare le vaccinazioni necessarie tra i NAM e preservare il numero di vaccini necessari.
  • Fornire un servizio di mediazione linguistico-culturale (di persona o per telefono) per favorire l'accesso ai servizi sanitari quando necessario.
  • Organizzare sessioni informative e di educazione sanitaria con i migranti ospiti nei CAS per diffondere la conoscenza del diritto alla salute e all'assistenza in Italia.
  • Formare il personale dei centri di vaccinazione a fornire informazioni per un reale consenso informato dei NAM e dei migranti in generale che accedono al servizio.
  • Rendere disponibile tutto il materiale tradotto dal progetto in ogni centro vaccinale.
  • Diffondere ulteriormente il Glossario dei termini essenziali sulle vaccinazioni tra gli operatori sanitari coinvolti nell'accesso e nella promozione delle vaccinazioni tra i NAM.
  • Organizzare incontri mensili tra le ASL e i CAS presenti sul territorio per raccogliere bisogni e criticità, proponendo e diffondendo soluzioni.
  • Mantenere una formazione continua per gli operatori e il personale ASL, CAS e ambulatori STP su medicina dei migranti e vaccinazioni.
  • Rendere permanenti le modifiche proposte nella raccolta dei dati durante il progetto pilota.
  • Procedere alla valutazione periodica delle diverse fasi del processo di vaccinazione per valutare successi e criticità e ripianificare gli interventi.
  • Procedere alla valutazione annuale della copertura vaccinale per monitorare le tendenze nei prossimi anni.