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Come e perché partecipare ad EpiWE

Alle donne che partecipano a EpiWE è richiesto di sottoporsi a prelievi di sangue almeno per 18 mesi, per 4 prelievi in totale, uno ogni sei mesi. Al momento del prelievo, e nei richiami successivi, i campioni biologici saranno corredati con una serie di dati sul benessere psicofisico, con particolare riguardo alle patologie stress-correlate. Per la raccolta di dati è stata sviluppata una scheda informatica ad hoc, che consiste di 4 domande di contesto, 5 domande per indagare il rischio di recidiva violenta, e un questionario di 18 domande per individuare un'eventuale sindrome da stress post traumatico.

 

Perché partecipare

È importante partecipare allo studio epigenetico, perché attraverso l’analisi degli epigenomi, sarà possibile riuscire a identificare alcuni fattori di rischio. Il significato della donazione del proprio campione di sangue sta nel fatto che i risultati non sono utili individualmente, ma da essi si traggono informazioni utili per mettere in atto una prevenzione di precisione.

 

Come partecipare:

  • Scrivere a questo indirizzo epi_we@iss.it - Dietro all’ indirizzo mail epi_we@iss.it c’è una segreteria dedicata che raccoglie tutte le istanze e indirizza la donna, che abbia subito violenza oppure no, al centro più vicino a lei coinvolto nel progetto (ambulatori, pronto soccorsi, case Antiviolenza, Asl)
  • Una volta presa in carico dalla struttura, alla donna viene spiegato il progetto e viene richiesta la firma del consenso informato.
  • Successivamente una psicologa somministrerà il questionario per acquisire una serie di informazioni sullo stato psicofisico della paziente.
  • Dopo il questionario le donne potranno donare 7 ml di sangue per lo studio epigenetico e in particolare lo studio della metilazione
  • I risultati non hanno valenza individuale, essendo l’epigenetica plastica e dinamica, il significato e la ricaduta dell’avere donato il proprio genoma per l’analisi della metilazione (vedi glossario) fornisce informazioni per una prevenzione di precisione. Ovvero: se si riuscisse a dimostrare che a un determinato trauma corrisponde una suscettibilità a sviluppare malattie non trasmissibili, per esempio malattie cardiovascolari, si potrebbe suggerire un percorso di prevenzione mirato.
  • Il sito web garantisce un aggiornamento in tempo reale dello studio e delle pubblicazioni scientifiche realizzate dal progetto EpiWE.
  • Per le domande, i dubbi e le risposte sul procedere dello studio è a disposizione la mail: epi_we@iss.it.