Back Cessazione del fumo di tabacco - Linee Guida clinico-organizzative per la Regione Piemonte


A cura di:
Fabrizio Faggiano, Elena Gelormino, Federica Mathis, Serena Vadrucci, Livia Giordano, Carlo Senore,
Cristiano Piccinelli, Roberta Molinar, Lorena Charrier, Fabrizio Leigheb, Monica Fedele, Daniele Bonvini.
Osservatorio Epidemiologico Dipendenze della Regione Piemonte

Il tabacco è contemporaneamente il più importante cancerogeno, sia per diffusione sia per potenza, presente nella nostra società, uno dei più pericolosi fattori di dipendenza fisica e psicologica, nonché un interesse economico cruciale per potenti multinazionali.
Se a questi fattori sommiamo la contraddizione di uno Stato che percepisce ingenti profitti dalla tassazione su di esso applicata, si comprende la priorità del problema del tabagismo per il Servizio Sanitario Regionale, e, nel contempo, la complessità dell’approccio che deve essere adottato per il suo controllo.

Questa complessità spiega, forse, l’episodicità che fino a ora ha contraddistinto gli interventi contro il fumo in Italia, dove, a fronte degli importanti provvedimenti legislativi assunti in materia (dai divieti alle regole sulla pubblicità), i programmi di prevenzione e di cessazione non sono mai stati percepiti come prioritari.

In questa direzione, la Regione Piemonte ha cercato negli ultimi anni di dare un forte segnale, destinando molte energie e ingenti finanziamenti alla prevenzione, nell’ambito della quale si colloca anche il Piano Regionale Anti-Tabacco (PRAT), recentemente approvato dalla Giunta regionale. Il PRAT ha l’ambizione di affrontare la complessità di questo problema chiedendo il contributo di tutti gli operatori interessati, sia del pubblico sia del privato, del sistema della ricerca e della formazione, oltre che dei cittadini. Nell’ambito di questo piano, che mira a coordinare tutti gli interventi contro il tabagismo, dando loro una connotazione scientifica e di partecipazione, sono nate le Linee Guida clinico-organizzative sulla cessazione del fumo di tabacco. Si tratta di uno strumento per indirizzare tutto il SSR alla de-normalizzazione del fumo di tabacco e all’organizzazione dell’offerta di azioni efficaci.

Il Servizio Sanitario nel suo complesso, e con esso tutti i sistemi che ad esso afferiscono, quello formativo in particolare, devono essere “ritarati” non solo per mettere a disposizione i migliori interventi di cessazione al fumatore deciso a smettere e per orientare correttamente e favorire il cittadino nella loro fruizione, ma anche per offrire all’esterno una immagine di sistema che promuove la salute.

Si tratta certo di una sfida impegnativa, per affrontare la quale ci sono però tutti i presupposti: il sistema è maturo, la ricerca ha ormai a disposizione una quantità importante di prove di efficacia relative a numerose azioni e un gruppo multidisciplinare di alto profilo scientifico e professionale sta dedicando competenze e passione a questo lavoro.

Collegati al sito dell' Osservatorio Epidemiologico Dipendenze della Regione Piemonte per scaricare il documento.

Pubblichiamo inoltre un aggiornamento delle stesse linee guida realizzato nel settembre 2007 a cura di Elena Gelormino, fabrizio Leigheb e Monica Fedele, in seguito all'inserimento della vareniclina nel Prontuario Farmaceutico Nazionale.

clicca qui per scaricare l'aggiornamento n. 1 'Vareniclina'.



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