A partire dal 1992, il 14 novembre viene celebrata la Giornata Mondiale del Diabete (World Diabetes Day), un’iniziativa promossa dalla Federazione Internazionale del Diabete (IDF) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e istituita in risposta alla crescente incidenza del diabete nel mondo. Si tratta di una malattia cronica e metabolica caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) che, se non controllati, possono provocare nel tempo gravi danni ad esempio al cuore, ai vasi sanguigni, agli occhi, ai reni e ai nervi.
Il numero di persone che convivono con questa patologia è aumentato in modo allarmante: dai circa 200 milioni nel 1990 si è passati a 830 milioni nel 2022. L’incidenza è cresciuta in tutti i Paesi, ma in modo più rapido in quelli a basso e medio reddito, dove l’accesso alle cure è spesso limitato. Negli ultimi anni, il diabete e le malattie renali ad esso correlate, hanno causato oltre 2 milioni di decessi all’anno in tutto il mondo.
Il progetto della Giornata Mondiale del Diabete prevede due distinti target di riferimento: la popolazione e le Istituzioni, con l’obiettivo di diffondere informazioni e rafforzare una politica di prevenzione.
Si tratta di una malattia complessa che si manifesta sotto diverse forme, di cui le principali sono il diabete di tipo 1 e quello di tipo 2. È importante che la diagnosi del diabete di tipo 1 avvenga molto rapidamente soprattutto nel caso di bambini e giovani, mentre per il diabete di tipo 2 è fondamentale che le Istituzioni si impegnino a sviluppare e promuovere strategie di prevenzione sanitaria.
Iniziative, quali ad esempio un evento proposto dal Ministero della Salute presso l'Auditorium di Roma per il 26 novembre, hanno l’obiettivo di diffondere la conoscenza su questa patologia al fine di stimolare il cambiamento di stili di vita potenzialmente dannosi.
Bibliogafia
World Health Organization (WHO). Diabetes
World Health Organization (WHO). Diabetes
