19/03/2025
L’Agenzia sulle Droghe dell’Unione Europea (European Unione Drug Agency, EUDA) ha pubblicato i risultati dell’indagine annuale sul consumo di droghe (European Web Survey on Drugs, EWSD) che viene condotta annualmente nei Paesi dell’Unione Europea ed altri Paesi limitrofi, quali la Turchia e la Norvegia. Nel 2024, hanno aderito all’indagine 35 Paesi, in cui è stato trasmesso in contemporanea un questionario online che è stato tradotto in 30 lingue.
Dall’indagine risulta che la sostanza d’abuso più consumata negli ultimi 12 mesi è la cannabis (59%), seguita da metilendiossimetamfetamina (MDMA)/ecstasy (30%) e cocaina (29%). L’utilizzo di Nuove Sostanze Psicoattive è stato riportato dal 16% dei partecipanti, mentre le sostanze meno frequentemente riportate sono gli oppioidi, compresa l’eroina, e i cannabinoidi sintetici (3%). I dati sono stati raccolti tra maggio e luglio 2024 su 61732 soggetti di età superiore ai 18 anni che usano droghe e che vivono nei 35 Paesi coinvolti.
Quest’anno è stato dato particolare rilievo al fenomeno del policonsumo di sostanze, inteso come l’utilizzo contestuale di due o più sostanze. L’alcol e il tabacco/nicotina sono le sostanze più frequentemente associate al consumo di cannabis, MDMA/Ecstasy, amfetamina, cocaina in polvere, crack, metamfetamina, eroina, NPS e ketamina, con percentuali diverse a seconda della sostanza considerata. Tra le sostanze prese in considerazione, la cocaina viene più frequentemente utilizzata insieme ad almeno un’altra sostanza psicotropa, compresi alcol e tabacco. Infatti, il 96% dei partecipati che ha dichiarato uso di cocaina in polvere negli ultimi 12 mesi ha riportato di averla assunta in associazione ad altre sostanze, principalmente alcol (88%), tabacco o nicotina (62%) e/o infiorescenze di cannabis (22%). Invece, la cannabis e le NPS sono state le sostanze meno frequentemente assunte insieme ad altre (30% e 20% rispettivamente).
Le motivazioni che hanno spinto i partecipanti ad usare cannabis, MDMA/Ecstasy, amfetamina, cocaina in polvere, crack, metamfetamina, eroina, NPS e ketamina negli ultimi 12 mesi sono state diverse a seconda della sostanza considerata. In generale, la ricerca di “uno sballo” o di divertimento è la motivazione più comune per tutte, tranne che per l’utilizzo di eroina che viene principalmente consumata per ridurre lo stress o rilassarsi. Il consumo a causa di una effettiva dipendenza riconosciuta dal consumatore è stato riportato soltanto nel caso della cannabis (17%) e dell’eroina (32%), per cui rappresenta la seconda più frequente ragione di consumo. Tra le motivazioni dichiarate, i consumatori di NPS hanno riportato la facile accessibilità (18%), l’economicità delle sostanze (14%), lo stato di legalità della sostanza (13%), ma anche di averle usate in alternativa a sostanze che usavano abitualmente ma non disponibili in quel momento (10%). Inoltre, la ricerca di migliori prestazioni scolastiche, lavorative o sportive o di migliori prestazioni sessuali ha motivato l’utilizzo di metamfetamina (25% e 26%, rispettivamente), amfetamina (21% e 12%, rispettivamente), cannabis (10% e 14%, rispettivamente), eroina (10% e 6%), cocaina in polvere (7% e 11%, rispettivamente), NPS (6% e 12%, rispettivamente), crack (4% e 15%, rispettivamente) e ketamina (1% e 5%, rispettivamente).
Per quanto riguarda il contesto di abuso, la propria abitazione o quella di qualcun altro è stata preferita dai consumatori di cannabis (92%), eroina (92%), crack (86%), metamfetamina (76%), ketamina (72%), NPS (71%) e amfetamina (64%). Sostanze come l’MDMA/ecstasy e cocaina in polvere sono invece state consumate per lo più durante feste o festival musicali e club o bar. Tra gli altri luoghi di consumo, sono stati anche annoverati luogo di lavoro e la scuola.
Prendendo in considerazione la frequenza di uso negli ultimi 12 mesi, appare che l’MDMA/ecstasy è stata assunta per massimo cinque giorni dalla maggior parte degli utenti, suggerendo un uso per lo più saltuario della sostanza stessa. Mentre non è stata riportata una differenza significativa tra la frequenza d’uso di infiorescenze e di resina di cannabis, questa differenza appare più marcata per quanto riguarda la cocaina. Infatti, la cocaina in polvere è più comune che venga usata anche per uso sporadico, mentre il crack è stato usato anche per più di 300 giorni nell’ultimo anno dal 4% di consumatori. La sostanza che registra la percentuale più alta di consumatori abituali (>300giorni negli ultimi 12 mesi) è l’eroina. Infine, anche le diverse vie di somministrazione con cui si assumono le sostanze di abuso sono state oggetto di indagine.
Per leggere l'indagine consulta il sito dell'EUDA