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Norme e regolamenti Alcol e gravidanza

I problemi alcol correlati sono spesso accompagnati da stigma e pregiudizio, non sempre vengono considerati come un problema di salute. In particolare, le donne che consumano alcol in gravidanza tenderanno a negare o minimizzare il problema e questo ostacola la richiesta di aiuto e l’accesso ai servizi di cura.

Nel dicembre del 1995 si svolge a Parigi la prima Conferenza Europea su «Salute, la Società e l’Alcol», a sostegno del progressivo sviluppo del Piano d’Azione Europeo sull’Alcol. Nella conferenza viene stilata «La Carta Europea sull’Alcol», documento che si appella a tutti gli Stati Membri affinché programmino politiche globali e implementino progetti adatti alle diverse culture, agli ambienti sociali, legislativi ed economici. Con l’intento di sollecitare anche una legge nazionale sull’alcol. La Carta stabilisce cinque principi etici e dieci strategie per proteggere e promuovere la salute dei cittadini europei.

Tra i principi etici si sottolinea, nel primo, il diritto di tutti di essere protetti dai danni che possono derivare dal consumo di bevande alcoliche, il secondo sancisce il diritto ad un'informazione ed educazione corretta sugli effetti dell'alcol, mentre il terzo, esplicita la necessità di proteggere bambini e adolescenti dagli effetti negativi derivati dal consumo di alcol e dalla pubblicità di bevande alcoliche. In particolare, nel quarto punto la Carta sancisce il diritto alla cura per i danni provocati dall’alcol e nel quinto il diritto di salvaguardare chi non può consumare alcol per motivi di salute (come per esempio la gravidanza).

In seguito alla Conferenza Europea il governo italiano ha ratificato la prima ed unica legge nazionale sui problemi alcolcorrelati: la legge quadro sull’alcol n.125 del 30 marzo 2001 

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