Speciale COVID-19

Cosa sapere

ISS per COVID-19

  


 

 

Il 9 gennaio 2020 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno individuato un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell'uomo, provvisoriamente chiamato 2019-nCoV e classificato in seguito ufficialmente con il nome di SARS-CoV-2. Il virus è associato a un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale. L'11 febbraio, l'OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata COVID-19. Il 30 gennaio, l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha confermato i primi due casi di infezione da COVID-19 in Italia e il 21 febbraio ha confermato il primo caso autoctono in Italia.

L’ISS dal 28 febbraio coordina un sistema di sorveglianza che integra a livello individuale i dati microbiologici ed epidemiologici forniti dalle Regioni e Provincie Autonome (PA) e dal Laboratorio nazionale di riferimento per SARS-CoV-2 dell’ISS. Ogni giorno un’infografica dedicata riporta – con grafici, mappe e tabelle - una descrizione della diffusione nel tempo e nello spazio dell’epidemia di COVID-19 in Italia e una descrizione delle caratteristiche delle persone affette.



Indietro Artroprotesi e COVID-19: i consigli dell’ISS alle persone in attesa di intervento o operate di recente

ISS, 24 marzo 2020

Durante questo periodo della pandemia di Coronavirus molti interventi chirurgici non urgenti, come le protesi d'anca e di ginocchio, sono stati rinviati. In attesa dell’intervento è necessario seguire alcune indicazioni per migliorare lo stato di salute delle articolazioni anche a casa da soli. L’Istituto Superiore di Sanità consiglia di applicare ghiaccio per limitare il dolore, fare esercizi di stretching a basso impatto per mantenere attivi i muscoli, perdere peso o, comunque, evitare di ingrassare.

Se invece si è stati operati da poco bisogna rispettare le indicazioni sul riposo, continuare a fare gli esercizi indicati dal fisioterapista in ospedale o in clinica, verificare col chirurgo le modalità più sicure per la medicazione postoperatoria delle ferite.

Si consiglia, comunque, di contattare il medico per telefono in caso di dolore, aumento del gonfiore, problemi con la ferita o cadute.

È importante anche verificare nella lettera di dimissione, oppure tramite il reparto o l’ambulatorio, quali opzioni sono previste per un contatto telefonico con il medico, eventualmente anche con una videochiamata o un'applicazione per smartphone o tablet se necessario.

Tutte le indicazioni sono pubblicate in modo completo sul sito RIAP dell'ISS. È possibile inoltre scaricare dal sito internet della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) video e opuscoli informativi sugli esercizi consigliati.


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