Criteri per lo screening di popolazione

Il termine screening è utilizzato in medicina per indicare indagini diagnostiche eseguite nella popolazione con lo scopo di identificare i soggetti con una patologia o che sono a rischio di svilupparla. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha identificato 10 criteri affinché una malattia sia diagnosticabile attraverso uno screening di massa.

1. La condizione patologica deve essere un problema importante di salute.

2. Deve esistere una terapia per la patologia ricercata.

3. Devono esistere strutture per la diagnosi e trattamento.

4. Deve esistere uno stadio latente della malattia.

5. Deve esistere un test o esame per accertare la patologia nella fase latente.

6. Il test deve essere bene accetto dalla popolazione.

7. La storia naturale della malattia dovrebbe essere adeguatamente compresa.

8. Deve esistere un accordo sui protocolli terapeutici di terapia e su chi sottoporre a trattamento.

9. Il costo totale della scoperta di un caso dovrebbe essere bilanciato economicamente in relazione alla spesa medica nel suo complesso.

10. Il processo di screening dovrebbe essere protratto nel tempo.

Le procedure dello screening prevedono che gli esami medici siano eseguiti su tutta la popolazione in individui che normalmente non hanno alcun sintomo né segno clinico di malattia. Lo scopo dello screening è quello di individuare, in fase precoce e in assenza di sintomi, le malattie presenti in una comunità, permettendo così di giungere ad interventi terapeutici tempestivi in modo da ridurre la mortalità e/o le complicazioni della malattia. Un esempio di un programma di screening attuato in Italia già dagli anni ’90, è costituito dagli screening neonatali che vengono effettuati in tutti i neonati con lo scopo di individuare precocemente la presenza di malattie congenite. Ad oggi, lo screening neonatale esteso in Italia ricerca la possibile presenza di 49 diverse malattie, tra cui la fibrosi cistica, l’ipotiroidismo congenito, la fenilchetonuria ed altri difetti congeniti del metabolismo intermedio.