Speciale COVID-19

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Indietro Bollettino 20 fase 3

I dati della Sorveglianza Integrata COVID-19 dell’ISS, nel periodo 11/09/2023-17/09/2023, mostrano un’incidenza dei casi diagnosticati e segnalati pari a 59 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente (04/09/2023-10/09/2023, 45 casi per 100.000 abitanti).

• L’incidenza settimanale è in aumento nella maggior parte delle Regioni/PPAA con valori non superiori a 100 casi per 100.000 abitanti. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Veneto (93 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (14 casi per 100.000 abitanti).

• La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia 90+ anni (106 casi per 100.000 abitanti), in aumento rispetto alla settimana precedente. L’incidenza è in aumento anche in tutte le altre fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 57 anni, sostanzialmente stabile rispetto alle settimane precedenti.

• L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 12 settembre 2023 è pari a 1,08 (1,02 – 1,14), in leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente e ancora sopra la soglia epidemica (Rt= 1,20 (1,13 – 1,27) al 5 settembre 2023. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/primopiano/-/asset_publisher/ o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037).

• La percentuale di infezioni riportate in soggetti con almeno un’infezione pregressa (reinfezioni) è in lieve aumento, intorno al 42%.

• I tassi di malattia grave (ricovero, ricovero in terapia intensiva e decesso) sono stabili o in lieve diminuzione in tutte le fasce d’età. I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età e i tassi più elevati si trovano nella fascia d’età 90+ anni.

• In base ai dati di sequenziamento depositati sulla piattaforma nazionale I-Co-Gen, nell’ultima settimana di campionamento consolidata (28/08/2023 - 03/09/2023, dati al 18 settembre 2023), si conferma la cocircolazione di ceppi virali ricombinanti omicron riconducibili a XBB, di cui il 17,9% XBB.1.5. Si osserva, una predominanza di sequenze riconducibili a EG.5, discendente di XBB.1.9.2 con mutazione addizionale S:F456L, con una proporzione pari al 34,2%. Sebbene dati ottenuti sperimentalmente abbiano mostrato che la mutazione F456L (che caratterizza il profilo della proteina spike di EG.5) sia capace di diminuire il legame con anticorpi neutralizzanti anti XBB.1.5, dati ad oggi disponibili mostrano che i vaccini di nuova formulazione, basati su XBB.1.5, presentino una buona risposta anche contro EG.5.1 (https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2809793).

• Nell’ultima settimana di campionamento consolidata (28/08/2023 - 03/09/2023), EG.5.1 è risultato essere il sotto-lignaggio più frequente (13,6%). In espansione XBB.1.5.70 (sotto-lignaggio di XBB.1.5 con mutazioni addizionali S:L455F e S:F456L, 8,7%) e GE.1 (sotto-lignaggio di XBB.2.3.10 con mutazione addizionale S:K478R, 8,7%).

• Alla data di estrazione dei dati (18 settembre 2023) non risultano depositati in I-Co-Gen sequenziamenti attribuibili al lignaggio BA.2.86, oggetto di monitoraggio (VUM) da parte di ECDC e WHO, caratterizzato dalla presenza di numerose mutazioni nella proteina spike rispetto al lignaggio parentale BA.2 ed ai lignaggi XBB attualmente circolanti.  


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