Speciale COVID-19

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Indietro Bollettino 26 fase 3

Impatto
• All’8/11/2023 l’occupazione dei posti letto in area medica resta limitata, pari al 5,9% (3.656 ricoverati) sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente (5,8% all’1/10/2023) (tab.1, fig.1). Invariata anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 1,2% (102 ricoverati) rispetto alla settimana precedente (1,2% all’1/10/2023) (tab.2, fig.2). Non risultano aggiornati dalla Regione Sardegna i dati sui casi ricoverati dal 10 ottobre 2023.
• I tassi di ospedalizzazione (fig.3) e mortalità (fig.5) aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella fascia d’età 90+ anni; anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età (fig.4).


Diffusione
• L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 31/10/2023 è pari a 0,83 (0,78 – 0,87), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (Rt=0,92 (0,87 – 0,96) al 24/10/2023) (fig.6). 

• L’incidenza di casi COVID-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 02/11/2023-08/11/2023 è pari a 46 casi per 100.000 abitanti, sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente (tab.3).
• L’incidenza settimanale (02/11/2023-08/11/2023) dei casi diagnosticati e segnalati presenta piccole variazioni (sia in aumento sia in diminuzione) nelle Regioni/PPAA rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Veneto (95 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (1 caso per 100.000 abitanti) (tab.3).
• La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 90+ anni. L’incidenza è stabile in tutte le fasce d’età (fig.7). L’età mediana alla diagnosi è di 58 anni, sostanzialmente uguale rispetto alle settimane precedenti.
• La percentuale di reinfezioni è circa il 40%, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (fig.8). 

 

Varianti
• In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen, nelle ultime settimane di campionamento consolidate (dati al 6 novembre 2023), si osserva una co-circolazione di ceppi virali ricombinanti omicron riconducibili a XBB. Tra questi, in accordo con quanto osservato in diversi Paesi, la variante d’interesse EG.5, con diversi sotto-lignaggi, si conferma predominante (fig.9, fig.10).


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