Speciale COVID-19

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Indietro Bollettino 41 fase 3

Impatto
• Al 14/02/2024 l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 2,4% (1.486 ricoverati), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (2,9% al 07/02/2024) (tab.1, fig.1). In riduzione anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,8% (67 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (1,0% al 07/02/2024) (tab.2, fig.2).
• I tassi di ospedalizzazione (fig.3) e mortalità (fig.5) sono più elevati nelle fasce di età più alte, (tassi di ospedalizzazione nelle fasce 80-89 e >90 anni rispettivamente pari a 27 e 33 per 1.000.000 ab. e tassi di mortalità nelle fasce 80-89 e >90 anni rispettivamente pari a 5 e 21 per 1.000.000 ab); il tasso di ricovero in terapia intensiva è più elevato nella fascia di età 80-89 è pari a 2 per 1.000.000 ab. (fig.4).


Diffusione
• L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 06/02/2024 è sotto la soglia epidemica, pari a 0,65 (0,58–0,72), stabile rispetto alla settimana precedente (Rt 0,66 (0,60–0,72) al 30/01/2024) (fig.6). 
• L’incidenza di casi COVID-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 08/02/2024 - 14/02/2024 è pari a 4 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (5 casi per 100.000 abitanti nella settimana 01/02/2024 - 07/02/2024) (tab.3).
• L’incidenza settimanale (08/02/2024 - 14/02/2024) dei casi diagnosticati e segnalati risulta in diminuzione nella maggior parte delle Regioni/PPAA rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Veneto (8 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Molise (0,3 casi per 100.000 abitanti) (tab.3). 
• La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 90+ anni. L’incidenza settimanale è diminuzione in tutte le fasce d’età (fig.7). L’età mediana alla diagnosi è di 61 anni, stabile rispetto alla settimana precedente.
• La percentuale di reinfezioni è il 44% circa, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (fig.8).

 Varianti 

• In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen (dati al 12 febbraio 2024), JN.1 (discendente di BA.2.86) rappresenta attualmente la variante predominante, con una proporzione pari a 82,9% nell’ultima settimana di campionamento consolidata (22-28 gennaio 2024) (fig.9). Tra i diversi sotto-lignaggi identificati, il parentale JN.1 risulta essere il più frequente (61%) (fig.10).


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