Speciale COVID-19

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Indietro Bollettino 43 fase 3

Impatto

• Al 28/02/2024 l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 1,9% (1.154 ricoverati), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (2,1% al 21/02/2024) (tab.1, fig.1). In riduzione anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,5% (45 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (0,6% al 21/02/2024) (tab.2, fig.2).

• I tassi di ospedalizzazione (fig.3) e mortalità (fig.5) sono più elevati nelle fasce di età più alte, (tassi di ospedalizzazione nelle fasce 80-89 e >90 anni rispettivamente pari a 15 e 26 per 1.000.000 ab. e tassi di mortalità nelle fasce 80-89 e >90 anni rispettivamente pari a 3 e 7 per 1.000.000 ab); il tasso di ricovero in terapia intensiva è più elevato nella fascia di età 70-79 e pari a 1 per 1.000.000 ab. (fig.4).

Diffusione

• L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 20/02/2024 è sotto la soglia epidemica, pari a 0,73 (0,64–0,83), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (Rt 0,65 (0,57–0,73) al 13/02/2024) (fig.6). Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

• L’incidenza di casi COVID-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 22/02/2024 - 28/02/2024 è pari a 2 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (3 casi per 100.000 abitanti nella settimana 15/02/2024 - 21/02/2024) (tab.3).

• L’incidenza settimanale (22/02/2024 - 28/02/2024) dei casi diagnosticati e segnalati risulta in diminuzione nella maggior parte delle Regioni/PPAA rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Veneto (4 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Molise, in cui non sono stati riportati casi nella settimana di osservazione (tab.3).

• Le fasce di età che registrano il più alto tasso di incidenza settimanale sono le fasce 80-89 e 90+ anni. L’incidenza settimanale è diminuzione in tutte le fasce d’età (fig.7). L’età mediana alla diagnosi è di 61 anni, stabile rispetto alla settimana precedente.

• La percentuale di reinfezioni è il 41% circa, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (fig.8).

Varianti

• In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen (dati al 26 febbraio 2024), JN.1 (discendente di BA.2.86) rappresenta attualmente la variante predominante, con una proporzione pari all'86,8% nella settimana 5-11 febbraio 2024 (fig.9). Tra i diversi sotto-lignaggi identificati, il parentale JN.1 risulta essere il più frequente (64,2%) (fig.10).


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