Speciale COVID-19

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Indietro Bollettino 46 fase 3

Impatto
• Al 20/03/2024 l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 1,4% (839 ricoverati), stabile rispetto alla settimana precedente (1,4% al 13/03/2024) (tab.1, fig.1). Invariata anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,3% (27 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (0,3% al 13/03/2024) (tab.2, fig.2).

• I tassi di ospedalizzazione (fig.3) e mortalità (fig.5) sono più elevati nelle fasce di età più alte, (tasso di ospedalizzazione nelle fasce 80-89 e >90 anni rispettivamente pari a 12 per 1.000.000 ab. e tasso di mortalità nella fascia 80-89 anni pari a 2 per 1.000.000 ab; anche il tasso di ricovero in terapia intensiva è più elevato nelle fasce d’età più alte (1 per 1.000.000 ab. nella fascia d’età 80-89 anni (fig.4).

Diffusione
• L’indice di trasmissibilità (Rt) calcolato con dati aggiornati al 20 marzo 2024 e basato sui casi con ricovero ospedaliero, al 12/03/2024 risulta sotto la soglia epidemica, pari a 0,88 (0,75–1,02), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (Rt=0,84 (0,71–0,97) al 05/03/2024) (fig.6). Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

• L’incidenza di casi COVID-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 14/03/2024 - 20/03/2024 è pari a 1 caso per 100.000 abitanti, stabile rispetto alla settimana precedente (1 caso per 100.000 abitanti nella settimana 07/03/2024 - 13/03/2024) (tab.3).

• L’incidenza settimanale (14/03/2024 - 20/03/2024) dei casi diagnosticati e segnalati risulta sostanzialmente invariata nella maggior parte delle Regioni/PPAA rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata nella regione Lazio (2,5 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Basilicata, in cui non sono stati riportati nuovi casi nella settimana di osservazione (tab.3).

• La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 80-89 anni. L’incidenza settimanale è stabile nella maggior parte delle fasce d’età (fig.7). L’età mediana alla diagnosi è di 61 anni, stabile rispetto alla settimana precedente.

• La percentuale di reinfezioni è il 43% circa, stabile rispetto alla settimana precedente (fig.8).

Varianti
• In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen (dati al 18 marzo 2024), JN.1 (discendente di BA.2.86) rappresenta attualmente la variante predominante (fig.9). Tra i diversi sotto-lignaggi identificati, il parentale JN.1 risulta essere il più frequente (fig.10).


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