Speciale COVID-19

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Indietro Bollettino 47 fase 3

Impatto

• Al 27/03/2024 l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 1,2% (754 ricoverati), in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (1,4% al 20/03/2024) (tab.1, fig.1). Stabile l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,3% (25 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (0,3% al 20/03/2024) (tab.2, fig.2).

• I tassi di ospedalizzazione (fig.3) e mortalità (fig.5) sono più elevati nelle fasce di età più alte, (tasso di ospedalizzazione nelle fasce 80-89 e >90 anni rispettivamente pari a 7 e 8 per 1.000.000 ab. e tasso di mortalità nelle fasce 80-89 e >90 anni pari a 2 per 1.000.000 ab; non sono stati registrati nuovi ricoveri in terapia intensiva nella settimana di osservazione (fig.4).

Diffusione

• L’indice di trasmissibilità (Rt) calcolato con dati aggiornati al 27 marzo 2024 e basato sui casi con ricovero ospedaliero, al 19/03/2024 risulta sotto la soglia epidemica, pari a 0,63 (0,51–0,76), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (Rt=0,88 (0,75–1,02) al 12/03/2024) (fig.6). Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

• L’incidenza di casi COVID-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 21/03/2024 - 27/03/2024 è pari a 1 caso per 100.000 abitanti, stabile rispetto alla settimana precedente (1 caso per 100.000 abitanti nella settimana 14/03/2024 - 20/03/2024) (tab.3).

• L’incidenza settimanale (21/03/2024 - 27/03/2024) dei casi diagnosticati e segnalati risulta sostanzialmente invariata nella maggior parte delle Regioni/PPAA rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata nelle regioni Umbria e Veneto (1,8 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Basilicata e Molise, in cui non sono stati riportati nuovi casi nella settimana di osservazione (tab.3).

• La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia >90 anni. L’incidenza settimanale è stabile nella maggior parte delle fasce d’età (fig.7). L’età mediana alla diagnosi è di 61 anni, stabile rispetto alla settimana precedente. • La percentuale di reinfezioni è il 41% circa, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (fig.8).

Varianti

• In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen (dati al 25 marzo 2024), JN.1 (discendente di BA.2.86) rappresenta attualmente la variante predominante (fig.9). Tra i diversi sotto-lignaggi identificati, il parentale JN.1 risulta essere il più frequente (fig.10).


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