Bollettino 112 fase 3

Speciale COVID-19
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Impatto
• Al 25/06/2025 l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 0,9% (575 ricoverati), stabile rispetto alla settimana precedente (0,9% al 18/06/2025) (tab.1, fig.1). Sostanzialmente stabile anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,2% (20 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (0,3% al 18/06/2025) (tab.2, fig.2).
• I tassi di ospedalizzazione (fig.3, fig.4) e mortalità (fig.5) sono più elevati nelle fasce di età più alte (tasso di ospedalizzazione nelle fasce 70-79 e 80-89 anni rispettivamente pari a 2 e 2 per 1.000.000 ab., tasso di mortalità inferiore a 1 per 1.000.000 ab. per tutte le fasce d’età).
Diffusione
• L’indice di trasmissibilità (Rt) calcolato con dati estratti il 25 giugno 2025 e basato sui casi con ricovero ospedaliero, al 10/06/2025 è pari a 0,98 (0,72-1,29), in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (Rt= a 1,00 (0,73-1,31)) (fig.6). Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/coronavirus/- /asset_publisher/1SRKHcCJJQ7E/content/faq-sul-calcolo-del-rt).
• L’incidenza di casi COVID-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 19/06/2025 - 25/06/2025 è pari a 1 caso per 100.000 abitanti, stabile rispetto alla settimana precedente (1 caso per 100.000 abitanti nella settimana 12/06/2025 - 18/06/2025) (tab.3).
• L’incidenza settimanale (19/06/2025 - 25/06/2025) dei casi diagnosticati è stabile nella maggior parte delle Regioni/PPAA rispetto alla settimana precedente (tab.3).
• Le fasce di età che registrano il più alto tasso di incidenza settimanale sono 80-89 e >90 anni. L’incidenza settimanale è sostanzialmente stabile in tutte le fasce d’età (fig.7). L’età mediana alla diagnosi è di 67 anni, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente.
• La percentuale di reinfezioni è del 38% circa, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (fig.8).
Varianti
• In base ai dati di sequenziamento presenti nella piattaforma nazionale I-Co-Gen, nell’ultimo mese di campionamento consolidato (maggio 2025, dati al 22/06/2025) si evidenzia una predominanza di sequenziamenti attribuibili a LP.8.1 (28%, fig. 9), variante sotto monitoraggio attualmente in diminuzione su scala globale (https://data.who.int/dashboards/covid19/summary?n=o). Secondo quanto riportato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l'aggiornamento dei vaccini alla variante LP.8.1 rappresenta una valida alternativa alle formulazioni basate su JN.1 o KP.2, considerate tuttora appropriate (https://www.who.int/news/item/15-05-2025- statement-on-the-antigen-composition-of-covid-19-vaccines).
• Alla data di estrazione dei dati (22/06/2025), il numero di sequenziamenti attribuibili alla variante sotto monitoraggio di più recente designazione NB.1.8.1, nota come "Nimbus",è risultato pari a 9. Ulteriori 3 sequenziamenti sono in corso di conferma. Le valutazioni condotte dagli organismi internazionali, in relazione ai dati al momento disponibili, non evidenziano un aumento del rischio per la salute pubblica associato a NB.1.8.1 rispetto alle altre varianti co-circolanti (https://cdn.who.int/media/docs/default-source/documents/epp/trackingsars-cov-2/23052025_nb.1.8.1_ire.pdf?sfvrsn=7b14df58_4, https://www.ecdc.europa.eu/en/newsevents/epidemiological-update-sars-cov-2-and-nb181-variant-assessment).
• XFJ e XFG sono risultati essere i lignaggi più frequentemente identificati (fig. 10).