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Indietro Comunicazione all’interno della famiglia

La letteratura internazionale evidenzia come sia importante instaurare una comunicazione aperta e sincera all’interno della famiglia fin dalle prime fasi dello sviluppo della persona intersex, al fine di stabilire una relazione di fiducia in cui costruire una visione positiva di sé.

La comunicazione di una variazione delle caratteristiche del sesso (VSC)/differenza dello sviluppo del sesso (DSD) può essere difficile da accettare per i genitori che in alcuni casi possono sperimentare emozioni quali ansia, rabbia, vergogna e/o tristezza. Può esserci la preoccupazione che il bambino sia malato e che venga discriminato in quanto “diverso”. Per questo motivo, trovare uno spazio in cui esprimere ed elaborare i propri vissuti diventa fondamentale. Se questo risultasse troppo complesso, potrebbe essere di aiuto richiedere un supporto psicologico da parte di un professionista. Oltre a ciò, è importante anche stabilire una comunicazione con gli altri membri della famiglia e soprattutto con il bambino intersex. I genitori devono essere supportati nel creare un canale di comunicazione attraverso cui il bambino possa fare domande ed esprimere liberamente i propri vissuti. 

In alcuni casi, i bambini intersex non sono a conoscenza della propria condizione. A differenza di come avveniva in passato, quando prevaleva la tendenza a non condividere con il bambino informazioni sulla VSC/DSD, sarà importante aiutare i genitori ad essere aperti e sinceri con il bambino, modulando ovviamente il linguaggio a seconda dell’età. 

Solitamente, già nel periodo prescolare, sembra emergere nei bambini la consapevolezza dell’appartenenza a un genere e di come questa si differenzi in base ad alcune caratteristiche fisiche (di solito i genitali). Inoltre, i bambini cominciano ad essere curiosi rispetto alle caratteristiche del proprio corpo, tra cui le differenze dei genitali. È auspicabile, in questo periodo dello sviluppo, stimolare tale curiosità trasmettendo il messaggio che si può parlare liberamente del proprio corpo. Inoltre, parlare di questi temi può essere l’occasione per cominciare a riflettere serenamente sul fatto che alcune persone possano nascere con caratteristiche atipiche. Nel corso dell’infanzia, i bambini con VSC/DSD possono porre sempre più domande rispetto al proprio corpo e alle sue funzioni, è quindi importante che la famiglia abbia gli strumenti per rispondere con serenità. In questi casi, qualora la famiglia ne senta il bisogno, è possibile richiedere l’aiuto di professionisti. I bambini potrebbero chiedere spiegazioni sul motivo per cui devono fare più visite mediche rispetto ai fratelli, sorelle o agli amici, anche in questo caso si ribadisce l’importanza di una comunicazione aperta e sincera che aiuti i bambini a capire le particolarità delle proprie caratteristiche. 

L’arrivo della pubertà è generalmente descritto come un momento delicato nello sviluppo delle persone e può esserlo ancora di più nel caso di giovani persone intersex. Di nuovo è importante che ci sia una comunicazione franca su quanto sia noto rispetto alla pubertà in relazione alla specifica VSC/DSD in modo che la giovane persona sia il più consapevole possibile di cosa accadrà al proprio corpo. Nell’adolescenza possono nascere ulteriori domande sulla sessualità e può esserci anche la preoccupazione di non riuscire a viverla serenamente o di non essere accettati da un eventuale partner per le proprie caratteristiche. Se affrontare questi argomenti con i genitori è troppo complicato, può essere utile rivolgersi a un professionista in modo che ci sia uno spazio psicologico più neutro dove sia più facile aprirsi.

Un’altra questione importante è quella del condividere con gli altri, a partire dai familiari, la propria VSC/DSD. Rispetto a ciò non esiste una regola o un metodo giusto per farlo. Anche se la possibilità che il proprio figlio parli liberamente della propria condizione con qualcuno di esterno alla famiglia potrebbe preoccupare i genitori, impedirlo può creare molta confusione nell’adolescente, specialmente se non si chiarisce il motivo per cui è opportuno che alcune informazioni non vadano condivise con altri. In questi casi può essere utile affiancare l’adolescente nelle proprie scelte e aiutarlo a riflettere sulle eventuali informazioni che vorrà condividere rispetto alla propria VSC/DSD e sulle persone con cui deciderà di parlarne.

Un utile strumento per la famiglia è rappresentato dalle associazioni di settore che potranno mettere a disposizione le esperienze di altri genitori o permettere al bambino intersex di confrontarsi con i suoi pari. 

In conclusione, la comunicazione all’interno della famiglia e con gli altri non è un processo che si esaurisce con la comunicazione di una diagnosi o di dati medici ma continua per tutta la vita e può rappresentare una preziosa opportunità di conoscenza, consapevolezza e crescita condivisa. 


Bibliografia
Coleman E et al. Standards of Care for the Health of Transgender and Gender Diverse People, Version 8. International Journal Transgender Health. 2022 Sep 6;23(Suppl 1):S1-S259
Danon LM, Krämer A. Between Concealing and Revealing Intersexed Bodies: Parental Strategies. [Abstract]. Qualitative health research. 2017 Aug;27(10):1562-1574